Si sbloccano i fondi per il ponte

Si sbloccano i fondi per il ponte PACHINO - Il deputato regionale Pippo Gennuso è riuscito a sbloccare i fondi di protezione civile per la sistemazione del ponte di via XXV Luglio. Ad annunciarlo è stato lo stesso Gennuso che ha reso noto che all'inizio della prossima settimana sarà firmato il decreto per il conferimento delle somme al comune di Pachino e dunque sarà possibile procedere all'indizione della gara di appalto per l'esecuzione dei lavori. "Ho ricevuto assicurazioni da parte dell'ingegnere Cocina e dalla protezione civile provinciale, -ha affermato Gennuso- in merito all'assegnazione delle somme che permetteranno di ripristinare al più presto il ponte di via XXV Luglio. Rimane il rammarico per il mancato accredito nei mesi precedenti, cosa che avrebbe evitato il peggio e dunque il crollo del ponte". La somma necessaria per la realizzazione del progetto, approntato da un tecnico esterno alla casa municipale, e a cui, nel 2003 fu dato incarico dopo il mancato collaudo del ponte a causa della fatiscenza delle strutture laterali, ammonta a circa 390 mila euro, somme che saranno ricavate dalla rimodulazione dei fondi della legge 433/91 relativi alla Protezione civile.

Il ripristino del ponte rientra nelle opere di protezione civile per l'importanza strategica che il collegamento rappresenta tra i due comuni di Pachino e Portopalo. Gennuso aveva già in passato indicato questa via per il reperimento delle somme necessarie, e nei mesi scorsi aveva compiuto un sopralluogo per appurare di persona lo stato dei luoghi. Il progetto per il ripristino comporterà due fasi di lavori. Nella prima fase dovrà procedere all'abbattimento dei marciapiedi esistenti e non crollati ed al rinforzo statico della struttura e dei terrapieni che dovrebbero essere sostenuti da strutture di contenimento. Successivamente si passerà alla ricostruzione dei marciapiedi stessi e dei muretti laterali. Da più parti comunque è invocata la salvaguardia della struttura nelle sue modalità costruttive. Poi sarà necessario ripristinare la funzionalità del ponte stesso. Non manca comunque chi evidenzia la necessità di eliminare completamente la struttura sopraelevata del ponte, realizzando, addirittura con una spesa minore, una strada in pendenza simile alle vie parallele quale ad esempio la via Nino Bixio. Nei mesi scorsi ad avanzare la proposta con una lettera al sindaco e con dei volantini sparsi per la città fu l'ingegnere Cesare Cavarra.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 17-06-2007 - Categoria: Cronaca

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