Si rischia di mortificare ogni slancio di altruismo

L' accusa di favoreggiamento contro i sei pescatori di Portopalo, rei d'aver salvato dalla morte 151 clandestini, è anche il frutto di un clima politico per il quale 151 disperati senza passaporto e con il mare alla gola sono solo merce avariata da respingere comunque al mittente». Lo sostiene l' europarlamentare dei Ds Claudio Fava.

«Bisogna respingerli a fucilate - continua Fava - come suggeriscono i gentiluomini della Lega, oppure mettendo mano al codice, come succede in Sicilia. Bisognerà che qualcuno rammenti al procuratore di Modica quante anime s'è già inghiottito il Canale di Sicilia da quando l'immigrazione extracomunitaria s'è trasformata nel nostro paese in emergenza criminale sulla quale ricamare, in Parlamento e sulle spiagge, leggi e abitudini feroci».

Sulla questione è intervenuto anche l'ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio: «La nostra preoccupazione è che ancora una volta le istituzioni sembrino forti con i deboli pescatori e deboli verso le grandi organizzazioni dei trafficanti di uomini. Rispettiamo come sempre l'attività giudiziaria ma nessuno la strumentalizzi per campagne razziste a favore di chi dovrebbe preferire far affogare in mare donne e bambini in fuga dalla miseria. Se, come pensiamo, i pescatori siciliani risulteranno essere dei veri soccorritori chiederemo a Ciampi un riconoscimento del valore civile dimostrato».

Altra critica dal Centro studi teologici di Milano che in una nota a firma del prof. Giovanni Felice Mapelli afferma che indagare i soccorritori «presenta un lato molto grave perchè può costituire un incentivo culturale per lasciar morire le persone per non rischiare, ma questo è umanamente e cristianamente inconcepibile». «Piuttosto che far morire è meglio, in ogni caso, rischiare anche la galera». «Quale Stato vogliamo costruire in Italia - aggiunge - se lasciassimo affogare nei marosi, le donne i bambini di un'altra civiltà e di un'altra nazione?

Prima di spiccare mandati d' indagine si dovrebbe almeno considerare la drammaticità dei fatti». Il rischio è che passi l' idea che «è meglio abbandonarli a se stessi, perchè altrimenti si favorisce il reato di immigrazione clandestina.
Fonte: La Gazzetta del Sud On-line il 22-08-2002 - Categoria: Cronaca

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