Si recuperi il vecchio serbatoio

Si recuperi il vecchio serbatoio PACHINO - La gestione idrica della città potrebbe presto avere una positiva e radicale svolta. Dopo l'annuncio del completamento tecnico del nuovo serbatoio comunale che è pronto per entrare in funzione, potrebbero essere definitivamente risolti i problemi legati all'approvvigionamento idrico. Stando alle dichiarazioni dell'ingegnere Marco Ruscica progettista e direttore dei lavori, il nuovo impianto non comporta il necessario abbandono del vecchio. I due recipienti anzi potrebbero funzionare contemporaneamente. Per fare ciò l'amministrazione comunale potrebbe, con un importo minimo di poche migliaia di euro, dotare i suddetti recipienti di alcune valvole di non ritorno e dunque immettere nelle condutture l'acqua di entrambi i serbatoi. Tali valvole sono necessarie per il contemporaneo funzionamento dato che l'altezza delle due strutture è di molto differente per cui si rischia che l'acqua del vecchio serbatoio, più piccolo e basso possa tracimare. Al momento dunque il funzionamento dei due impianti rimane alternativo. La vecchia struttura comunque necessita una immediata manutenzione straordinaria. Se infatti ci si reca nella centrale idrica ci si rende conto della completa fatiscenza del recipiente, pieno di crepe che lasciano trasparire lo scheletro interno al cemento armato ed i ferri arrugginiti. "I segni del tempo potrebbero essere presto cancellati, -ha dichiarato l'assessore ai lavori pubblici Paolino Greco. È intendimento di questa amministrazione non lasciare in abbandono il vecchio dopo che il nuovo entrerà in servizio effettivo.

L'Ato idrico della provincia di Siracusa si è impegnato alla ristrutturazione della vecchia centrale e secondo un calcolo occorrono circa 700 mila euro per ridarle nuova luce". Le due strutture potrebbero verosimilmente funzionare insieme assicurando l'erogazione per tutto il giorno ed addirittura anche la notte, dato che, a causa dei minori consumi, occorre anche minore pressione. Si eviterebbe così che le condotte si svuotino riempiendosi di aria. Il problema piuttosto sembra essere legato alla quantità di acqua disponibile. Nei mesi scorsi l'amministrazione comunale ha fatto eseguire dei lavori di ripulitura delle falde in modo da assicurare un miglior afflusso nelle pompe di pescaggio, ma certamente nelle annate poco piovose la quantità del prezioso liquido potrebbe non bastare a riempire entrambi i serbatoi. Ad attenzionare questo problema è l'ex consigliere comunale Rosario Spinello, architetto e buon conoscitore delle situazioni pachinesi, che dal portale www.pachinoglobale.com esprime le sue perplessità proprio sulla portata delle falde acquifere in dotazione al comune di Pachino oltre che sulla capacità tensostatica degli stralli cioè le corde in acciaio che sorreggono il diamante ossia il contenitore dell'acqua. Di converso però Spinello fa notare che l'opera, per motivi di indifferibilità ed urgenza, potrebbe entrare in funzione sin da subito, avendo superato i collaudi previsti, e che la verifica tecnico-amministrativo potrebbe essere fatta successivamente. In merito alla limitata quantità di acqua disponibile si innesta inoltre l'idea lanciata dal presidente del comitato Pro Marzamemi nonché dallo stesso Spinello della costruzione di un dissalatore, vera soluzione al problema acqua. In base ad un sondaggio promosso dal sito prima menzionato l'85,71% dei pachinesi si dice favorevole a questo metodo di risoluzione del problema, il 10,71% si dichiara contrario ed il 3,57% non sa rispondere. I pachinesi dunque sarebbero favorevoli ad un investimento in tal senso ed anzi lo riterrebbero un intervento risolutivo. Tale soluzione comunque appare lontana anni luce ma dovrebbe rientrare nella normale programmazione dell'Ato siracusano.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 03-02-2005 - Categoria: Cronaca

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Ingegnere, non esageriamo!
Capisco la sua premura a fare in modo che il suo incarico si prolunghi ancora per i prossimi 20 anni: ma mettere carne al fuoco per non dare per definiti i lavori è francamente inaccettabile.Se proprio ci tiene a continuare la sua collaborazione con il Comune di Pachino e di cui non ho nulla in contrario: prenda atto di quello che scrivo. Io credo che restaurare il vecchio serbatoio sia necessario: perchè i costi di demolizione sarebbero molto più alti di quelli di una sistemazione e restauro delle strutture del serbatoio che potrebbe, però, essere diversamente utilizzato.E la mia previsione, per la utilizzazione di questa struttura, è diversa ma strategica per il futuro di questo territorio e per il suo vero sviluppo. Il serbatoio, infatti, potrebbe essere utilizzato è indirizzato per la realizzazione e dotazione di un sistema idrico che guardi anche - perchè non se ne può più di previsioni che si accavallano e guardano solo esclusivamente verso est del territorio- verso la parte sud-ovest del territorio. Ed in particolare un nuovo sistema idrico che porti l'acqua nelle fasce costiere e nelle migliaia di costruzioni e abitazioni a mare che sono sottoutilizzate. Che a partire da Porto Ulisse,si realizzi e formi un anello toccando le aree di Granelli, Costa dell'Ambra,baronello,Concerie,Punta delle formiche e Ponterio. Collegandosi e chiudendo l'anello che a partire da Portopalo si inoltri verso le contrade: Pantanello,Vigne Vecchie,Guardia del Turco e L'isola delle Correnti.In questo caso il vecchio serbatoio avrebbe un senso realistico di utilizzo e previsione: anche se i tempi preventivati dal capitano Kirk e dal Maggiore(per età) Sam, a quali invio cordiali e diretti saluti personali, sono da mettere in conto. Il tutto,andando nello spazio temporale a ritroso nel tempo,e speriamo prima che il gallo canti!

Saluti dissalati Spiros