Si profila una mozione di sfiducia al sindaco

PACHINO - Giorno della verità questa sera in consiglio comunale per le questioni economico-finanziarie del comune. Ad essere presi in esame saranno i conti pubblici, dato che all'odg è prevista l'approvazione del bilancio di previsione 2005. Un appuntamento che per la casa municipale appare irto di ostacoli e tutto in salita. La compagine di governo infatti, dopo qualche segnale di ripresa, sembra non avere i numeri dalla sua parte. In aula i conteggi proposti dalla casa municipale saranno accompagnati da 9 proposte di emendamenti, 8 da parte dell'opposizione ed 1 da parte della maggioranza finalizzato a porre rimedio alla bocciatura della rinegoziazione dei mutui da parte dello stesso consiglio nelle scorse sedute. L'opposizione per l'occasione avrebbe serrato le file e sembra essere sicura della propria posizione. "Approveremo il bilancio secondo le nostre vedute, -ha affermato il capogruppo di Rinascita Salvatore Blundo- e poi chiederemo ancora una volta le dimissioni del primo cittadino. Barone deve rendersi conto che non può continuare in questo modo. Da anni ormai i bilanci comunali non beneficiano di risorse esterne, per cui chiederemo ancora una volta le dimissioni del sindaco per rimediare a questo stato di cose. Se queste non saranno accolte provvederà il consiglio".

Alle dichiarazioni di Blundo fanno eco quelle dell'ex assessore di Nuova Sicilia Giovanni Lauretta. "Faccio appello alla parte sana del consiglio comunale, -ha dichiarato Lauretta- affinché il consiglio sfiduci il sindaco Sebastiano Barone. Pachino deve essere liberata da una situazione politica incancrenita. I cittadini soffrono questo stato di cose, per cui invito i rappresentanti del popolo, ossia i consiglieri comunali a votare la mozione di sfiducia al sindaco. Il mio appello, -ha continuato l'ex assessore- non è per rancore, ma perché Pachino certamente non merita la situazione di sfascio attuale. La città ha ancora la possibilità di cambiare aspetto politico, affidandosi a persone sane che possano adoperarsi per portare lavoro, turismo, produzione oltre che dare la possibilità di mettersi in regola dal punto di vista della fiscalità locale secondo il principio "pagare tutti pagare meno". La sfiducia in questo momento significa tornare alle urne già a novembre e dunque avere un breve periodo di commissariamento che non sarebbe affatto drammatico poiché i commissari non sono dei tiranni e spesso sono aperti al dialogo". Sembra dunque iniziato un nuovo count down verso una nuova mozione di sfiducia, la terza, subita dal sindaco.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 26-07-2005 - Categoria: Politica

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