Serre danneggiate dal forte vento

Serre danneggiate dal forte vento PACHINO - Grande preoccupazione e danni ingenti nel settore agricolo. È stata questa la situazione rappresentata ieri pomeriggio nel corso di un incontro tra il commissario straordinario Margherita Rizza e alcuni rappresentanti del mondo agricolo. In particolare è stata l'associazione As.Ser. rappresentata da Giorgio Morana a dipingere un quadro drammatico della situazione. I venti impetuosi dei giorni scorsi hanno aggravato uno stato già al limite della sopportabilità. Le raffiche di domenica scorsa infatti hanno avuto effetti più che nefasti in particolar modo nelle serre. Ad avere la peggio sono stati gli impianti serricoli posti sulle alture, là dove i venti hanno spirato con maggiore insistenza e veemenza. «Se per certi versi, -ha detto Morana- le serre poste nelle alture avevano subito meno l'azione distruttiva delle piogge e gli allagamenti avevano avuto una maggiore incidenza negativa nelle campagne pianeggianti, il vento ha pareggiato i conti». Da alcuni sopralluoghi compiuti durante la stessa domenica mentre spiravano i gelidi venti di maestrale, il danno era apparso subito di tutta evidenza.

La forza delle raffiche aveva strappato interamente la plastica di molte serre scoperchiandole letteralmente. Danneggiate anche le strutture lignee che si sono rivelate le più fragili di fronte allo spirare impetuoso del vento. Anche i tunnel in ferro tuttavia sono stati danneggiati. In alcuni casi infatti gli archi di ferro sono stati letteralmente piegati e la plastica ha assunto le funzioni di una vela esposta alla forza della natura. L'ex deputato Gioacchino La Corte, che ha richiesto l'incontro con la Rizza, ha parlato di eventi di natura eccezionale, chiedendo alla casa municipale di farsi promotrice di iniziative a favore del settore. I danni comunque non sono legati soltanto al territorio di Pachino ma all'intera regione. Anche per questo è stato avviato un censimento piuttosto accurato delle conseguenze negative che dovranno essere segnalate in maniera da chiedere con forza lo stato di calamità. Secondo alcuni tecnici del settore inoltre l'azione distruttiva dovuta ai venti ha avuto effetti maggiormente negativi perché il vento è arrivato dopo una quantità eccezionale di piogge. Ciò ha favorito lo sradicamento di alberi e l'impossibilità di porre in sicurezza alcune colture. Intanto la situazione economica precipita sempre più dato che parte del raccolto di pomodori e zucchine è andato perduto a causa degli eccessi di umidità e di piogge non consentendo di realizzare gli sperati guadagni in un momento in cui i prezzi di mercato degli ortaggi erano momentaneamente risaliti.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 28-01-2009 - Categoria: Cronaca

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