Scoperto ilcadavere di una donna a mare

Stavano per far ritorno al porto di Marzamemi dopo una battuta di pesca. A due miglia dall'isolotto di Vendicari, però, i marinai dell'equipaggio del peschereccio "Gaetana Madre", hanno notato qualcosa di strano che galleggiava in mare. Il comandante ha diretto la prua verso la riva della Riserva ed hanno poi avvistato un corpo che galleggiava. Mancavano pochi minuti alle 10. Dall'imbarcazione è partito subito l'allarme, quando i marinai hanno avuto la certezza che si trattava del cadavere di una donna. In pochi minuti la segnalazione è arrivata al presidio della Capitaneria di porto di Marzamemi, che ha avvertito il comando di zona di Portopalo. In meno di mezz'ora la motovedetta ha raggiunto il tratto di mare che era stato segnalato dalla "Gaetana Madre". I militari della Capitaneria hanno immediatamente avvertito la Procura della Repubblica di Siracusa, mentre procedevano al recupero del cadavere. Il corpo è stato caricato sul mezzo della Capitaneria che l'ha trasportato fino alla banchina del Circolo Marina di Marzamemi, alla Fossa, dove nel frattempo era arrivato il carro funebre. Su disposizione dell'autorità giudiziaria, il cadavere è stato trasferito all'obitorio del cimitero di Pachino dove verrà eseguita l'autopsia.

Secondo i primo accertamenti, i tratti somatici della vittima sarebbero orientali e la morte potrebbe risalire a quattro, cinque giorni dal ritrovamento. Sull'età, potrebbe trattarsi di una trentenne. Il cadavere, già in stato di decomposizione, potrebbe essere quello di un'extracomunitaria, anche se di recente non si sono registrati sbarchi nel tratto di mare fra Marzamemi e Portopalo di Capo Passero. Chi ha recuperato il corpo ha raccontato che il naso della donna era completamente schiacciato. Fra le prime ipotesi investigative, quella della tragica fine di chi, sognava l'Europa per un futuro migliore. L'ultimo sbarco a Marzamemi si registrò lo scorso 12 settembre, quando a bordo di una carretta del mare furono salvati dalla Capitaneria e dalla Guardia di finanza, 129 clandestini. Sette i bambini a bordo della barca di 14 metri, trenta le donne, delle quali quattro in stato di gravidanza, il resto tutti uomini. I superstiti raccontarono alla polizia di essere rimasti nascosti per un paio di giorni in un capannone nelle vicinanze di Tripoli, prima di essere caricati a bordo per approdare dopo 72 ore di navigazione al porto Fossa di Marzamemi. Il cadavere della donna recuperato ieri mattina, difficilmente potrà essere identificato. Si aggiungerà al lungo elenco delle tragedie dei clandestini, molti dei quali hanno pagato con la vita il loro sogno di libertà.

Giovanna Crimi
Fonte: GDS.it il 07-12-2004 - Categoria: Cronaca

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