Scontro Campisi-Blundo

Scontro Campisi-Blundo PACHINO - È scontro istituzionale tra il sindaco Giuseppe Campisi ed il presidente del consiglio comunale Salvatore Blundo. Il primo cittadino con una lettera aperta al consiglio comunale ha chiesto ufficialmente le dimissioni della massima carica consiliare a seguito di una situazione di incompatibilità venutasi a creare dopo la scoperta da parte della Guardia di Finanza di Pachino di un abuso edilizio commesso da Blundo e per il quale lo stesso ha avviato, a nome della moglie, un contenzioso con la casa municipale che gli ha ingiunto l'ordinanza di demolizione. “Blundo è ben consapevole, -ha affermato il sindaco Campisi- dell'abuso commesso, tant'è che nelle settimane scorse ha presentato una istanza di sanatoria che è stata rigettata confermando l'ordine di demolizione. Ma il presidente del consiglio, anziché demolire l'immobile ha presentato un ricorso al Tar instaurando così una situazione di conflittualità che, in base all'articolo 64 del testo unico degli enti locali prevede che non può ricoprire la carica di consigliere comunale né tanto meno quella di presidente del consiglio colui che ha lite pendente civile o amministrativa con il comune”.

Secondo Campisi dunque non si può essere rappresentanti ed amministratori del comune ma nello stesso tempo avversari e controparti del comune stesso. “Sarebbe quantomeno opportuno, -ha continuato Campisi- che Blundo procedesse a rimuovere immediatamente tale incompatibilità invece di continuare a chiedere ossessivamente le dimissioni del sindaco. La sua posizione non permette certamente di presiedere la seduta consiliare che prossimamente dovrà analizzare il piano regolatore generale che darà nuove regole urbanistiche alla città dato che quelle stesse norme urbanistiche sono state violate palesemente. Avendo uno specifico interesse a non demolire non credo che Blundo sia un consigliere disinteressato di fronte all'esame del piano regolatore generale”. Il presidente del consiglio, dopo avere incassato la solidarietà e la fiducia di diverse forze politiche sia di centrodestra che di centrosinistra, ha replicato: “Il sindaco cerca in tutti i modi di provocare lo scioglimento del consiglio con continue provocazioni. Sono convinto che pensi alla sua sfiducia più di tutti i consiglieri stessi. Il suo attacco è un segno evidente di debolezza, dato che da tempo cerca una maggioranza che non riesce a trovare”.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 15-12-2007 - Categoria: Politica

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