Sciogliere il nodo della vice presidenza del Consiglio comunale

PACHINO - L'assegnazione della vicepresidenza del consiglio sembra essere il nodo ancora irrisolto relativamente al completamento del quadro della nuova amministrazione. Ufficialmente la carica non è stata ancora assegnata a nessuna forza politica. Ciò dà spunto per una ridda di ipotesi di carattere politico legata agli equilibri che si sono instaurati. Verosimilmente si ipotizza l'assegnazione alla lista Campisi nella persona della dottoressa Paola Costa o l'assegnazione alla Margherita con un altro medico, e segnatamente alla persona del consigliere Angelo Petralito. Sono in molti però ad ipotizzare che l'assegnazione della carica sarà utilizzata per aprire un dialogo con l'ala della sinistra tradizionale risultata perdente alle elezioni e che non fa parte della coalizione risultata vittoriosa. In questo caso la seconda carica consiliare andrebbe all'unico rappresentante della sinistra Roberto Bruno. L'interessato ieri non ha voluto commentare le voci che potrebbero vederlo sedere sul secondo scranno più alto del civico consesso, limitandosi a confermare che non è stato fatto nessun passo ufficiale da parte della maggioranza verso i Ds e che la notizia è arrivata a sua conoscenza per vie informali.

Pertanto non è possibile commentare una notizia che al momento non è tale. In realtà la questione appare di fondamentale importanza dal punto di vista strettamente politico. Se infatti il sindaco Campisi volesse mantenere una configurazione politica di centrosinistra così come dichiarato più volte in campagna elettorale, come espressione del centrosinistra ed in vista della costituzione del partito democratico, non potrebbe fare a meno di allargare la coalizione ai Ds. Ciò giustificherebbe l'assegnazione della vicepresidenza del consiglio ai diessini che per altro non potrebbero chiedere di più dato che i partiti della sinistra tradizionale si sono rifiutati di sostenere la candidatura Campisi e la loro strategia è risultata perdente su tutta la linea avendo per altro conquistato un solo rappresentante e per giunta in extremis. Al momento comunque non c'è dialogo fra le parti che non si incontrano sin da quando Campisi chiuse le porte in faccia ai vertici provinciali della sinistra che con forza chiedevano l'apparentamento al ballottaggio, apparentamento che fu negato. Se le segreterie locali comunque non hanno affrontato il problema perché attendendo proposte ufficiali, a livello provinciale invece pare che l'argomento sia stato discusso anche se non si è arrivati ad una decisione definitiva. Se invece la coalizione di Campisi dovesse decidere di non aprire alle altre forze di sinistra, verrebbero rafforzate le ipotesi Costa o Petralito con il secondo esponente avvantaggiato sul primo qualora l'amministrazione dovesse decidere di assegnare anche altre cariche quale quella di un direttore generale esterno all'ente. La sistemazione delle pedine inoltre dovrebbe portare anche alla riconferma di Orazio Cammisuli all'Ato rifiuti SR2 (gli spetterebbe la presidenza). Ciò comporterebbe l'ineleggibilità al consiglio comunale il cui posto sarebbe surrogato da Ernesto Aprile, primo dei non eletti tra le file dello Sdi. Un quadro più chiaro certamente si avrà con l'approssimarsi del primo consiglio comunale. Anche nella Margherita si avrà una surroga. Giorgio Guarnaschelli infatti prenderà il posto di Michelangelo Blandizzi nominato assessore.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 07-07-2006 - Categoria: Politica

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