Scatta l'emergenza igienica al porto

PORTOPALO - L'assessore ai lavori pubblici del Comune di Portopalo, Gaetano Gennuso, due giorni dopo la protesta al cantiere del porto alza la voce per ribadire l'impegno che l'amministrazione comunale ha profuso da parecchi mesi a questa parte per risolvere il problema dell'insabbiamento dell'area portuale. «Quello dell'insabbiamento - afferma l'assessore - è una vicenda che è stata aggravata dall'inerzia delle autorità regionali e del genio civile per le opere marittime come ha avuto modo di dire nei giorni scorsi il sindaco Cammisuli».
Gennuso sottolinea inoltre come questo problema non rappresenti una minaccia soltanto per il titolare e gli operai del cantiere del porto che rischiano di perdere il posto di lavoro ma per la sicurezza dei pescherecci. «Qualcuno di scarsa intelligenza e poco perspicace - aggiunge Gennuso - ha incluso anche l'amministrazione comunale nelle sue accuse di inerzia. Da parte mia invito chiunque a venire al municipio per vedere le carpette con tutta la documentazione attestante il nostro attivismo che risale ai primi mesi del nostro insediamento alla guida del comune di Portopalo. E poi, mentre le amministrazioni precedenti cincischiavano, noi abbiamo affidato l'incarico ad un professionista per la redazione del piano regolatore del porto e per la risistemazione dell'intera area portuale.

Sfido chiunque in questo settore ad affermare il contrario». Il riferimento di Gennuso include anche la vicenda dei carotaggi dei fondali del porto effettuati con fondi del comune. Ma il problema nell'area portuale rischia di sfociare anche in aspetti di natura sanitaria. La zona situata ai lati dello scalo di alaggio si distingue per il cumulo di alga putrida e di rifiuti di diversa natura. «E' un punto questo dove i cattivi odori ed i rifiuti sono ormai fuori controllo - sottolinea l'assessore Gennuso - ed il problema è soprattutto di natura igienica per la presenza di insetti dovuta alle alghe putride e ad altri rifiuti. Ho parlato anche con l'assessore alla sanità, che è un medico, e mi rivolgerò all'ufficiale sanitario poichè quella zona può diventare un rischio per la collettività». Un appello più che un invito quello di Gaetano Gennuso che alla fine va alla ricerca dei responsabili di questa situazione. «Da circa quindici anni si parla di queste problematiche, insabbiamento in primis - dice Gennuso - e chi è responsabile di tutto questo è facile da individuare».
Fonte: LaSicilia.it il 16-01-2003 - Categoria: Cronaca

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Lettera all'Assessore Ai Lavori Pubblici Gennuso.
Carissimo Gaetano hai Ragione!!!!!!!
L'inerzia,purtroppo,è delle autorità regionali e del Genio Civile opere marittime.
Su questo non c'è dubbio.Se qualcuno vuole criticare l'Amministrazione Comunale si sbaglia di grosso perchè sappiamo con certezza che chiunque ha governato a Portopalo,anche negli anni passati, ha tenuto nella massima considerazione le problematiche del Porto.
PERCHE' SIAMO A QUESTA EMERGENZA
Andiamo per ordine:
1980: La Regione decide di potenziare la Rada di Portopalo con la costruzione del molo di ponente:
Nel 1981 inizia il fenomeno di insabbiamento alla Rada;
Per circa 20 anni la struttura non è stata mai utilizzata;
Anno 2003: Gennaio. Protesta per la grave situazione ambientale della Rada.
Dunque eccoci al punto cruciale: Cosa fare? Continuare nell'EMERGENZA ed esporre la popolazione a continui disagi o ci si rimbocca le maniche e si provevde a programmare e progettare e gestire una SOCIETA' ad hoc. Una Società pubblico-privata che abbia la responsabilità di gestire l'intera questione del Porto e delle opere collaterali, compreso il dragaggio.Una società, che viste anche le opzioni turistiche, offra ai Comuni limitrofi la possibilità di aderire alla iniziativa del suo assetto e potenziamento generale.
Dunque una opera aperta all'entroterra del Territorio. Ma che come primo obbiettivo abbia quello di avere uno scalo di contatto diretto con Pozzallo ,Siracusa,Malta.
Sappiamo che nel Piano Regionale dei Porti Turisti sono stati assegnati dei fondi per il suo potenziamento. Certo non sono assegnazioni consistenti e definitive. Tuttavia se si coordinano i finanziamenti e le azioni di gestione si potra' creare uno strumento utile ed indispensabile alla risoluziene vera del problema Porto.
Non sappiamo cosa abbia progettato il nuovo Progettista del Piano della Rada.E non conosciamo le destinazioni d'uso. Quello che sappiamo, con certezza, è che non puo' attuare nessun Progetto se non ci si mette in accordo con le direttive del CRU del 97 e che contestualmente alla sua sottomissione, non si approvi definitivamente il Piano Regolatore di Portopalo. E fino a quando questo strumento non verrà approvato: qualsiasi previsione o attuazione è un fatto solo di parole. Perchè come si sa' non si potrà fare nulla in questo territorio di Portopalo.

Cordiali Saluti.Rosario Spinello