PORTOPALO - Lo hanno trovato attaccato a un'orza posizionata a largo del porto, verso Isola delle Correnti. Un cittadino straniero, di probabile nazionalità inglese, è stato tratto in salvo da due pescatori che stavano effettuando una battuta di pesca a traino. Il naufrago, secondo una prima ricostruzione uscito con una piccola imbarcazione finendo poi in acqua in una zona di forti correnti, avrebbe riferito ai soccorritori di essere uscito da un campeggio dove stava trascorrendo alcuni giorni di relax. Ad accorgersi della presenza di un uomo in mare sono stati i pescatori Giuseppe Cernigliaro e Salvatore Campisi, che hanno fatto rotta verso il naufrago e con molta attenzione lo hanno caricato a bordo della loro barca, intuendo subito la situazione di pericolo. Il naufrago era completamente nudo. Uno dei due pescatori gli ha messo addosso la propria camicia.

Stremato dalla permanenza in acqua, il naufrago ha trovato lungo il tragitto un'orza galleggiante, quella usata per la pesca delle lampughe, diventata la sua ancora di salvezza. La sua era comunque una condizione critica, in quanto un'eccessiva permamenza in acqua avrebbe potuto finirlo per assideramento o anche un'onda più violenta avrebbe potuto strapparlo al suo appiglio trascinandolo in alto mare. I pescatori hanno quindi chiamato i soccorsi, allertando tra l'altro due volontari della protezione civile: Gaetano Chiaramida e Francesco Campisi. All'arrivo al porto era presente l'ambulanza della Misericordia che ha trasportato il naufrago in guardia medica per una visita di controllo. «Un signore che si esprimeva ottimamente in inglese - afferma Francesco Pappalardo, responsabile della Misericordia locale - ed anche abbastanza colto. Lo abbiamo accompagnato in una struttura balneare nei pressi di Isola delle Correnti». E' stato avvisato anche il personale dell'Ufficio locale marittimo portopalese. Una disavventura con il lieto fine.

sergio taccone