Salvati 31 extracomunitari

PORTOPALO - Solo la prontezza dell'equipaggio della motovedetta della Guardia Costiera, la Cp 2203, ha evitato l'ennesima tragedia dell'immigrazione, ieri notte nel Canale di Sicilia. Una carretta del mare di sei metri con 31 extracomunitari a bordo (un nigeriano e 30 eritrei, di cui due donne), è affondata a tre miglia a largo di Portopalo. A salvare la vita agli immigrati sono stati i giubbotti salvagente da loro indossati e, soprattutto, il pronto intervento del personale della Cp2203 che stava seguendo il barcone. La segnalazione è stata data alla sala operativa della Capitaneria di Porto di Catania da un peschereccio. La presenza di onda lunga di traverso aveva sconsigliato il trasbordo sulla motovedetta che si è recata nel punto per le operazioni di soccorso. Il comandante della motovedetta, capo De Mario, tuffatosi in mare, ha aiutato gli immigrati (gran parte dei quali non erano in grado di nuotare) ad avvicinarsi alla motovedetta. Esausti e senza forze, agli immigrati è risultato molto difficoltoso salire a bordo. Ad aiutarli è stato l'intervento di De Mario, coadiuvato dagli altri due componenti dell'equipaggio, Andrea Libotte e Pasquale Ferrara che avevano lanciato in acqua anche le ciambelle salvagente.

Momenti di grande paura e preoccupazione per la vita dei 31 extracomunitari. Dal porto portopalese intanto prendeva il largo lo scafo veloce del Gruppo comunale portopalese di Protezione Civile, con a bordo i volontari Francesco Campisi, Giuseppe Raffi e Salvatore Miraglia, oltre al comandante di Locamare Portopalo, Salvatore Cascione. L'imbarcazione è giunta sul punto in cui erano già in corso le operazioni di salvataggio degli immigrati i quali sono stati fatti salire a bordo della motovedetta. Infreddoliti e impauriti per il pericolo scampato, i 31 africani sono stati sistemati nella Cp2203 che si è quindi diretta a Portopalo dove, nel frattempo, è stato allestito il dispositivo di prima accoglienza, curato, come al solito, dai volontari della Protezione Civile e della Misericordia. Le condizioni dei migranti non hanno destato preoccupazioni. Quattro di loro sono stati trasportati all'ospedale di Noto per accertamenti. Gli altri sono stati trasferiti al centro di accoglienza di Cassibile. I carabinieri di Portopalo, guidata dal maresciallo Brundo, che hanno condotto le indagini in collaborazione con la polizia di Pachino, hanno fermato il nigeriano Huziapa Moses, 26 anni, sospettato di essere lo scafista.

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 10-09-2006 - Categoria: Cronaca

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