Salvalarte a Vendicari

“Salvalarte”, iniziativa veterana di Legambiente sui beni culturali, si sposta quest'anno nell'oasi di Vendicari, dove quasi tre millenni di storia hanno configurato il volto monumentale d'Italia che, con i suoi circa settemila comuni fondati prima del XVI secolo, è di gran lunga il Paese più ricco e vario. A Noto è stata individuata la Basilica Bizantina conosciuta come "Trigona", chiesa superstite delle quattro individuate da Paolo Orsi, ubicata dentro la riserva di Vendicari. L'appuntamento è davanti alla Basilica mercoledì 4 giugno con un programma che prevede alle ore 16 la visita alla Basilica, alle ore 18 alla Cittadella dove si terrà la presentazione del progetto di recupero e sistemazione dell'area, ed infine alle ore 20 un rinfresco chiuderà la manifestazione. «Salvaguardare e tutelare il nostro patrimonio è un dovere imprescindibile nelle azioni delle nostre amministrazioni - afferma Vincenzo Belfiore di Legambiente - e questa manifestazione vuole puntare i riflettori sui tesori artistici che accompagnano quelli naturali in particolare in questa riserva naturalistica. Tuttavia la manifestazione "Salvalarte" punta anche alla tutela del patrimonio storico ed in questa direzione, per esempio, nella città di Augusta, l'azione di salvaguardia è diretta a quella costruzione monumentale che e' l'hangar dei dirigibili».

di Carmela Modica
Fonte: La Gazzetta del Sud On Line il 02-06-2003 - Categoria: Cultura e spettacolo

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LA "TRIGONA DI CITTADELLA DEI MACCARI"
Fà parte della tradizione architettonica siculo-bizantina antecedente alla conquista saracena.
Naturalmente ho costruito un sito anche su questo inestimabile Bene culturale e ambientale del Pachino Promontorio. Inserita all'interno dell'area a Parco di Vendicari.
La planimetria trilobata rimanda ai caratteri architettonici propri dell'arte siculo-bizantina unitamente ad altre testimonianze locali che sono: "U Vagnu" di Santacroce Camerina; la Cuba a S. Teresa Teresa longarini presso Siracusa; S. Pancrati a Cava D'Ispica. Di questa produzione architettonica sono evidenti le affinità spaziali con il successivo periodo Romanico.Per la valorizzazione dell'area si raccomanda di non fare intervenire lo stesso Architetto della Soprintendenza di Siracusa che ,purtroppo a già distrutto la Torre Xibini di Pachino. Particolare attenzione alle aree circostanti che a mio parere dovevano contenere un portico. Sul lato destro dovrebbero essere ancora in vista le basi di colonne circolari che sostenevano le strutture in elevazione. La chiesa doveva avere un rapporto fortissimo con la antica città di Imacara di cui si hanno scarsissime notizie. A parte quelle del Sporintendente Paolo Orsi e della Dottoressa Lucia Arcifa dell'Università di Siena. Forse occorrerebbe una nuova indagine archeologica approfondita. Purtroppo sappiamo che difficilmente sarà raggiunto in tempi brevi qualche risultato positivo. Sappiamo che alla Soprintendenza di Siracusa governa la più diffusa e sistematica incompetenza interessata che tanto danno a fatto al nostro patrimonio culturale e ambientale che rimane a sostanziale gestione degli addetti a lavori che sanno dove mettere le mani..... Cordiali Saluti Spiros. Firenze.