Ruspe contro gli abusi

Ruspe contro gli abusi MARZAMEMI - Ruspe in azione per salvaguardare il centro storico di Marzamemi. I mezzi meccanici sono entrati in azione lunedì per abbattere dei fabbricati che dagli accertamenti sono risultati abusivi e non conformi con la tutela del piano particolareggiato. Secondo le autorità competenti le costruzioni insistevano su un terreno demaniale e comunque sotto la giurisdizione della Capitaneria di Porto. Lo scorso gennaio gli agenti della polizia municipale di Pachino avevano provveduto a porre sotto sequestro l'immobile in questione posto nella centralissima Balata in pieno centro storico. Le nuove costruzioni alle quali erano stati apposti i sigilli dai vigili urbani sotto la direzione tecnica del funzionario del comune Mario Poidomani e del capo dell'ufficio tecnico Angela Guastelluccia consistevano in due fabbricati posti all'interno di uno spiazzale tipo cortile interamente recintato al quale si aveva accesso da un'apertura adiacente agli immobili un tempo adibiti per ospitare barconi ed attrezzature per la pesca del tonno. Le costruzioni, realizzate all'insaputa degli uffici municipali, non erano assolutamente visibili dall'esterno perché il tutto era recintato da alte mura perimetrali. I proprietari erano stati invitati a fornire documentazioni relative alla proprietà del terreno dato che dagli elementi raccolti la Capitaneria di Porto sosteneva di essere la legittima proprietaria dell'area per cui i manufatti gravavano su un luogo pubblico. I sospetti dei funzionari dell'ufficio tecnico dunque probabilmente si sono rivelati fondati ed a distanza di qualche mese è stata ordinata la demolizione e le ruspe sono entrate in azione al fine di restituire alla pubblica utilità lo spiazzo. Il recinto del cortile comunque non è di recente costruzione.

Pare infatti che fu costruito alcuni decenni or sono per creare uno spazio di protezione per le ancore degli antichi scieri. Nei mesi scorsi però all'interno dell'area recintata erano stati costruiti dei manufatti in muratura in maniera del tutto abusiva. Per consentire ai mezzi meccanici la demolizione delle costruzioni interne parte della recinzione è stata abbattuta mentre quella rimasta ancora integra risulta transennata. Non si sa se anche la recinzione sarà distrutta o rimarrà a protezione del cortile. Le operazioni di demolizione coincidono con un periodo di forte attenzione per il centro storico della borgata, e del recupero di alcuni luoghi storici, sia per iniziativa privata quali ad esempio il loggione della tonnara dove però i lavori si sono da tempo fermati, sia per iniziativa pubblica con il finanziamento dell'8 per mille che ha già consentito la ripavimentazione del cortiletto arabo e di via Giardinella e quindi parte della prima trance dei lavori. In merito alla seconda trance dei lavori però non c'è alcuna notizia circa eventuali progressi del progetto che prevede un finanziamento di 900 mila euro, dunque molto più sostanzioso di quello relativo alle opere che sono in corso di ultimazione e che è stato di 380 mila euro. Proprio ieri inoltre era all'odg del consiglio comunale, dopo mesi di rinvii, la contestatissima proposta dell'amministrazione comunale relativa ad una possibile deroga al piano particolareggiato di recupero della zona A relativa al centro storico di Marzamemi. Una proposta che ha allarmato non pochi, cittadini e politici rimasti indignati di fronte alla possibilità di elevare le costruzioni oltre una certa altezza. Pare comunque che tali deroghe, se fossero approvate dal civico consesso, non dovrebbero portare alcuno stravolgimento. Qualsiasi mutamento infatti dovrà essere rispettoso degli elementi e dei vincoli inderogabili che gravano su gran parte della borgata.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 08-06-2005 - Categoria: Cronaca

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