Riserve naturali aziende a rischio

PACHINO - Disponibilità al dialogo e un sopraluogo congiunto nella zona della istituenda riserva naturale “Pantani della Sicilia Sud Orientale al fine di procedere ad una riperimetrazione della zona A. E' quanto chiesto dall'assessore provinciale alla pianificazione territoriale Paolo Uccello all'assessore al territorio ed all'ambiente della Regione Sicilia dopo il sopraluogo compiuto dallo stesso Uccello unitamente al capo dell'Ufficio comunale pachinese Pietro Drago nelle zone dei pantani in territorio di Pachino, Noto ed Ispica. Una perlustrazione, quella compiuta da Uccello da cui è emerso come di fatto a Longarini il pantano in territorio pachinese sia da tempo scomparso grazie ad opere di bonifica risalenti agli anni sessanta, così come avvenuto nell'azienda Spatola, e lo specchio d'acqua è rimasto confinato nel solo territorio di Ispica. Paradossalmente però queste opere di bonifica non sono tracciate nelle mappe inviate dal comune pachinese alla regione, motivo per cui i confini sono stati delimitati non tenendo conto né delle aziende presenti sul territorio, né dalle opere che da decenni vengono costruite. Uccello, scrivendo all'assessorato regionale, ha evidenziato come nella zona destinata a riserva lavorano circa 6000 persone in 1.500 aziende, e che nella zona a strettissimo ridosso dei pantani siano sorte migliaia di serre sfruttando il suolo fertile ma anche gli effetti benefici del microclima che si viene a creare solo in quelle condizioni.

“La situazione è molto grave, -ha scritto Uccello all'assessorato regionale- sia sotto il profilo dell'ambiente ma anche relativamente alla protezione civile. L'abusivismo non è localizzato ma diffuso, toccando punte altissime in zona A. La gente in assenza di regole da parte dei comuni, ha gestito la propria esistenza economica legandola alle offerte del territorio. Oggi l'istituenda riserva, -ha continuato Uccello- si trova stretta fra le esigenze di sopravvivenza di migliaia di aziende agricole spesso finanziate con fondi comunitari e la conservazione di siti a grande diversità biologica gravemente danneggiati. L'ente gestore di tale riserva, -ha concluso Uccello- troverà inoltre una situazione conflittuale quotidiana se non si interviene sulla riperimentrazione della zona A in maniera da correggere gli errori del passato”. Questa mattina inoltre alle ore 9.30 presso la sala “Costanza Bruno” della provincia di Siracusa l'assessore all'ambiente Michele Oliva terrà un incontro con i parlamentari locali e le associazioni ambientaliste per dibattere le problematiche inerenti le riserve di nuova istituzione e quelle la cui convenzione è di imminente scadenza. Le riserve in questione sono quelle di Grotta Monello, Grotta Palombara, Complesso carsico di Villasmundo, Isola delle Correnti, Isola di Capopassero e pantani Sicilia Sud-Orientale. Il presidente del consiglio comunale di Pachino inoltre con un ordine aggiuntivo ha inserito all'Odg della seduta prevista per il prossimo 4 agosto un punto relativo alle riserve naturali “Pantani della Sicilia sud Orientale e zone Sic”. Non è la prima volta peraltro che il civico consesso pachinese delibera dando parere negativo all'istituzione di dette aree. Già il 3 dicembre del 1991 venne esaminato dal consiglio comunale pachinese il piano regionale dei parchi e delle riserve naturali, esprimendo parere sfavorevole alla istituzione di nuove riserve parlando di aree fortemente antropizzate.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 31-07-2006 - Categoria: Cronaca

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