Rischio chiusura per 21 istituti

Ad una manciata di giorni - anche se non si può dire con esattezza quanti – dall'inizio del nuovo anno scolastico, non si placano le polemiche e le prese di posizioni. A scendere in campo è stato ieri nuovamente il segretario generale provinciale della Cgil - scuola Roberto Alosi che in un documento ha lanciato l'allarme - chiusura per una ventina di istituti. «Con una propria nota dei giorni scorsi, il Ministro per pubblica istruzione Moratti ha comunicato l'elenco delle istituzioni scolastiche a rischio di chiusura a causa di un rapporto alunni-docente inferiore a 9,5.

Nella sola provincia di Siracusa, a fronte delle attuali 98 istituzioni scolastiche operanti, il sottodimensionamento stimato riguarda ben 21 istituti. «È davvero inquietante - ha commentato Roberto Alosi - costatare come, attraverso una “ingegneria” scolastica studiata a tavolino, l'attuale governo costruisca lo scardinamento costante dell'intero sistema statale dell'istruzione fino alla resa della scuola pubblica.

Dopo i restrittivi provvedimenti concernenti gli organici docenti e tecnico-amministrativo, che nella sola provincia registrano, rispetto all'anno precedente, un calo occupazionale di oltre 300 unità, dopo il blocco delle assunzioni in ruolo e l'improvvisa battuta d'arresto del bando di concorso per dirigenti scolastici, dopo l'annunciata erogazione anche in Sicilia del buono scuola e il cospicuo finanziamento alle scuole private, l'ultimo colpo di scure, in ordine di tempo, riguarda il numero d'istituzioni scolastiche operanti nella nostra provincia - ha proseguito nella sua impietosa analisi il massimo esponente provinciale della Cgil-scuola. Le logiche di risparmio sui costi e l'assenza di un piano d'investimento per il rilancio della scuola pubblica, rischiano di determinare, anche nella nostra provincia, una forte riduzione del carattere sociale e democratico del servizio statale d'istruzione costretto, da aride statistiche aritmetiche, a disconoscere la complessità geo-morfologica del territorio aretuseo e l'esigibilità dell'inalienabile diritto allo studio».

Ma non è tutto qui. Nel documento sindacale viene anche sottolineato come «di fronte a scenari occupazionali così cupi e ai malcelati tentativi di destrutturazione del sistema pubblico d'istruzione, la Cgil Scuola di Siracusa mette in campo iniziative assembleari, raccolte di firme, invio di diffide al Ministro e ferme prese di posizione al fine di promuovere sinergie istituzionali in grado di difendere la scuola pubblica siracusana da qualunque attacco alla qualità e all'efficienza del nostro sistema scolastico». Questo, infine, stando alle indicazioni fornite dalla stessa organizzazione sindacale sulla base di quanto reso noto dal ministero, l'elenco delle istituzioni scolastiche coinvolte:
Augusta 1. Istituto Superiore,
Buccheri 1. Istituto comprensivo,
Ferla 1. Istituto comprensivo,
Lentini 1. Istituto Superiore e Istituto Pier Luigi Nervi,
Noto Istituto Superiore M. Carnilivari,
Marzamemi Ipa
Pachino Istituto Superiore Bartolo,
Palazzolo Liceo classico Platone e Istituto Superiore,
Rosolini Istituto superiore Archimede,
Siracusa 1., 6. e 9. Istituti Comprensivi, Ipsia, Istituto d'Arte, Ipssct, Istituto Tecnico Principessa di Savoia, Istituto Tecnico Insolera, Istituto Tecnico E. Fermi e Istituto Tecnico Nautico.
Fonte: La Gazzetta del Sud On Line il 03-09-2002 - Categoria: Attualità

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