Ripopolamento ittico è nato un consorzio

Un calendario per attuare un fermo biologico ragionato, un collegamento tra la base e le Istituzioni. Primi compiti per il neonato Consorzio di ripopolamento ittico di Siracusa presentato ufficialmente ieri, nella sede della Camera di commercio di Siracusa, dal deputato regionale di Forza Italia Giancarlo Confalone. A fare gli onori di casa il presidente dell'ente camerale Ugo Colajanni. Presente l'onorevole Scalia, presidente dell'Irim; il professore Faranda, presidente del Conisma; la professoressa Cantone dell'università di Catania; il dottore Marino dell'Arpa Sicilia, diversi sindaci della provincia e rappresentanti delle segreterie sindacali. Assente l'assessore regionale alla pesca Cimino, al suo posto il funzionario regionale Roccapalumbo e Maurizio Cimino. «Grazie alla collaborazione di tutti – ha detto Confalone – possiamo oggi salutare la nascita del Consorzio, cui intendo assegnare anche la qualifica di “motore dello sviluppo del comparto ittico siracusano”.

Agli originari compiti assegnati ai Consorzi, ovvero l'individuazione di aree di ripopolamento, attività di vigilanza, controllo sull'andamento delle zone di ripopolamento, vanno aggiunte una serie di problematiche quali la gestione delle aree di pesca, la promozione all'uso di particolari attrezzi o metodi di cattura, al promozione di attrezzature collettive per l'acquacoltura e maricoltura. Il consorzio potrà assolvere a tutti questi compiti ed essere lo sponsor di qualunque idea innovativa che miri alla diversificazione dello sforzo di pesca, al rilancio del settore, in sintonia con la programmazione regionale. Mi risulta anche – ha concluso il deputato regionale di Forza Italia – che il dipartimento ha assunto tutti gli impegni che il bilancio regionale ha potuto consentire per dare attuazione sia alla stesura del piano triennale della pesca siciliana sia alla redazione del programma d'uso delle aree marine». In 450 fino a questo momento hanno aderito al Consorzio, da Siracusa a Portopalo. Nel corso del tavolo scientifico la professoressa Cantone ha posto l'accento su un fermo biologico inutile se effettuato nei periodi in cui non c'è il ripopolamento dei pesci. Da qui l'esigenza di un nuovo calendario conciliando le esigenze regionali.
Fonte: La Gazzetta del Sud On Line il 12-01-2003 - Categoria: Cronaca

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