Riperimetrazione delle riserve. Vinciullo: «Agire subito senza attendere il pronunciamento del Tar».

Riperimetrazione delle riserve. Vinciullo: «Agire subito senza attendere il pronunciamento del Tar». PACHINO - Il mondo agricolo pachinese si mobilita in vista della riperimetrazione delle riserve e delle aree naturalistiche, decisa dalla Regione siciliana la cui scadenza è fissata per l'ormai prossimo 27 luglio. In attesa delle decisioni di tecnici e funzionari dell'assessorato regionale, gli imprenditori agricoli si sono confrontati, lunedì pomeriggio a Pachino, in modo da arrivare preparati con una proposta unitaria al tavolo del confronto che già questa mattina prenderà il via alla Regione. L'obiettivo è quello di contemperare le necessità di tutela del territorio e in particolare delle aree umide, con le esigenze produttive e imprenditoriali di un'agricoltura sempre più votata alla modernità e dotata di impianti, la cui installazione non sarebbe consentita dagli attuali regolamenti. Gli imprenditori locali si stanno affidando al parlamentare regionale Enzo Vinciullo che sta seguendo la vicenda e che ha assicurato che si farà portavoce a Palermo delle istanze locali. La proposta sembra essere legata al buon senso, e cioè al tentativo di mantenere le zone di tutela massima, le cosiddette zone A che andrebbero a coincidere, quasi esclusivamente con le zone umide e ad essere limitate sarebbero, invece, le aree di preriserva che rimarrebbero, ma in maniera più restretta rispetto a quelle originariamente individuate e che si estenderebbero per un raggio non superiore a una decina di metri tutt'attorno alle zone a tutela massima.

In questo modo l'estensione del territorio vincolato sarebbe ridotto quasi della metà, ma nello stesso tempo si otterrebbe la tutela naturalistica originariamente prevista. «E' necessario agire ora e subito - ha affermato Vinciullo - senza attendere il pronunciamento del Tar. Le risposte giudiziarie, infatti, rischiano di arrivare troppo tardi rispetto alla volontà della Regione di riperimentrare le aree a tutela naturalistica. Peraltro, - ha continuato Vinciullo - chi ha provvedimenti giudiziari da poter fare valere, ha la possibilità di metterli sul tavolo e ne sarà di certo tenuto conto». Ad oggi, tuttavia, le organizzazioni e le aziende che hanno presentato ricorsi al Tar, non hanno ottenuto il provvedimento di sospensiva, fatta eccezione per l'azienda agricola ed ittica Spatola che, onde evitare il grave e irreparabile danno, ha ottenuto di poter continuare a svolgere le attività per le quali l'azienda era sorta. Ciò, tuttavia, non significa che i ricorsi siano infondati, ma vanno discussi nel merito tant'è che il Tribunale amministrativo regionale di Catania ha ritenuto di fissare la decisione per il mese di ottobre, con tempi molto più ristretti rispetto a quelli ordinari. Rimane, poi, il problema se limitare a due o mantenere le tre attuali aree umide da sottoporre a tutela naturalistica.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 11-07-2012 - Categoria: Ambiente

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net