Rinascita: Non abbiamo alcun interesse sul manager del Comune

PACHINO - "In tempi di poltronite acuta intendo smentire qualsiasi voce riguardante presunti, e non veritieri, appetiti di Rinascita a proposito della nomina del direttore generale del comune". Il coordinatore del movimento civico pachinese, Sebastiano Mallia, prende una netta posizione su questo punto che sembra il prossimo scoglio da superare per la maggioranza. "La direzione generale non può essere barattata sulla base di equilibri pasticciati - aggiunge Mallia - e per noi il comune di Pachino ha bisogno di un periodo di tempo senza questa figura per una maggiore ponderazione". Il coordinatore di Rinascita sostiene inoltre che la nomina del direttore generale andrebbe a creare un onere ulteriore gravante sui cittadini e che comunque la separazione tra politica e amministrazione mai si presterebbe ad improvvisazioni e commistioni. "Auspico che la fase delle caselle da riempire finisca presto", conclude Sebastiano Mallia. Per il capogruppo consiliare di Rinascita, Salvatore Blundo, il direttore generale rischia di trasformarsi in una sorta di assessorato aggiunto. "Non ci interessava prima - dichiara Blundo - né c'interessa adesso". Il sindaco intanto ha ufficialmente nominato l'assessore Angela Beninato che prende il posto in giunta di Giliberto. Nella mattinata di ieri infatti il primo cittadino ha firmato il provvedimento di nomina. Si tratta del primo assessore donna di questa legislatura. Barone si è riservato di assegnarle le deleghe in un secondo momento. Pare infatti che all'origine di questa mancata definizione delle rubriche assessoriali vi sia la volontà del sindaco di avocare a sé la delega all'ecologia.

S. T.
Fonte: LaSicilia.it il 02-12-2003 - Categoria: Politica

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LA LEGGE SI ISTITUZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DEL COMUNE.

Intanto vediamo cosa dice la legge....


Art. 1 - DISPOSIZIONI GENERALI
Il presente regolamento disciplina l'istituzione della figura del Direttore Generale ai sensi della legge 8 giugno 1990, n. 142, e successive modifiche e integrazioni, e indica la macrostruttura organizzativa del Comune nel rispetto dei principi e dei criteri contenuti nella Relazione previsionale e programmatica allegata al Bilancio previsionale del 1999 approvati dal Consiglio Comunale, ed illustrati all'art.2.

Gli aspetti relativi ai meccanismi operativi e di gestione delle risorse umane, ai sistemi di controllo e al sistema di pianificazione e budget saranno disciplinati da un successivo regolamento.

La descrizione dettagliata della struttura organizzativa del Comune dell'ordinamento interno delle singole unità che la compongono e dei meccanismi operativi sarà contenuta, costantemente aggiornata, in un Manuale di Organizzazione.



Art. 2 - PRINCIPI E CRITERI

orientamento verso un'organizzazione che consenta la piena realizzazione delle missioni del Comune, come delineate dalle leggi sulla riforma della pubblica amministrazione e sul decentramento amministrativo e dal programma del Sindaco, e che sia sufficientemente flessibile da potersi adattare alle evoluzioni del quadro normativo, sociale ed economico

concezione dell'azione amministrativa come componente fondamentale del sistema-città, per accrescerne la competitività in termini di innalzamento della qualità della vita individuale e collettiva delle cittadine e dei cittadini, e dei servizi agli operatori economici ed alle aziende, per facilitare la creazione di ricchezza locale e di posti di lavoro

adozione di sistemi di valutazione dei costi diretti ed indiretti dell'azione amministrativa, e delle conseguenze sui cittadini e sugli operatori economici della normativa comunale e delle decisioni amministrative (valutazione d'impatto)

adozione di sistemi di controllo finalizzati ad evidenziare gli eventuali scostamenti delle attività e dei risultati rispetto agli obiettivi, ai programmi ed al budget e ad indicare le contromisure necessarie

diffusione del confronto (benchmarking) e dello scambio delle migliori pratiche con gli altri Comuni italiani e con le più innovative imprese private, nonché con le autonomie locali dell'Unione Europea, per pervenire ai più elevati standard di prestazione agli utenti, siano essi cittadini o operatori economici e per contribuire alla creazione di uno spazio amministrativo europeo in cui possano essere pienamente esercitati i diritti e le possibilità della. cittadinanza europea e del mercato unico

attuazione del principio di separazione tra i ruoli di direzione politica e di direzione e gestione amministrativa, come sancito dalla normativa vigente ed in particolare dal Decreto Legislativo 3 febbraio 1993, n. 29 e successive modifiche ed integrazioni

adozione di carte dei servizi, che chiariscano i diritti degli utenti, e prevedano anche la definizione dei tempi massimi dei procedimenti amministrativi, oltre all'indicazione dei responsabili degli stessi, improntate al criterio della massima apertura e trasparenza dell'amministrazione.

integrazione tra le professionalità maturate nell'ambito della pubblica amministrazione ed altre esperienze professionali

utilizzo diffuso delle tecnologie dell'informazione e dei mezzi telematici per accrescere l'efficienza del lavoro individuale e del risultato del lavoro collettivo, per consentire il più ampio accesso delle cittadine, dei cittadini e degli operatori economici alle informazioni che li riguardano, e per aumentare la trasparenza, la rapidità e la rispondenza dell'azione amministrativa ai loro bisogni ed a quelli dell'amministrazione dello Stato

coordinamento operativo ed informativo con le altre amministrazioni pubbliche

tendenza al decentramento delle funzioni amministrative e ripensamento della gamma di servizi offerti dal Comune in un nuovo rapporto con le potenzialità del mercato, anche grazie alle politiche di esternalizzazione che potranno essere decise dagli organi di direzione politica

valorizzazione delle competenze professionali delle risorse umane, a partire dalla dirigenza, attuando un vasto programma di formazione iniziale e continua che consenta alle dipendenti ed ai dipendenti il costante aggiornamento delle proprie conoscenze teoriche ma soprattutto la possibilità di apprendere ed utilizzare tecniche e metodi di lavoro innovativi. La formazione e la valorizzazione delle risorse umane, che costituiscono il principale fattore di successo delle missioni del Comune, sarà considerata una priorità costante: essa sarà improntata anche alla necessità di formare una nuova classe dirigente amministrativa della Città, capace di armonizzare la propria azione con gli obiettivi strategici perseguiti dalla riforma della pubblica amministrazione, con l'evoluzione civile, sociale ed economica del Paese, e di dialogare con l'Europa, anche per cogliere le opportunità che il quadro comunitario offre allo sviluppo delle autonomie locali.

A tali principi e criteri si adeguano, per quanto concerne gli aspetti organizzativi, i successivi regolamenti comunali e il Manuale di Organizzazione.



I cretini(da Creta) ridono, il paese piange.



Le dichiarazioni del Capogruppo "dott.Vanesio" di Rinascita di Pachino sono di un "pressapochismo" tipico che purtroppo alligna da troppo tempo all'interno del personale politico di questa città. E' sono indicativi del basso, bassissimo stato culturale(amministrativo e sociale) locale. Approssimativo,incivile,arrogante: preterintenzionalmente vocato al proprio interesse personale. Ma sono questi, i cosidetti amministratori, che dovrebbero agevolare la strutturazione della macchina amministrativa del Comune. E se ad essa si fà costantemente azione di "sabotaggio" dei meccanismi organici e del perfezionamento della macchina comunale allora dovranno passare ancora moltissimi anni per avere una macchina comunale all'altezza del compito che gli attribuisce la legge. E' il tempo che questo consiglio comunale se ne vada a casa e venga chiuso per manifesta incapacità di capire. Magari tornando a fare presepi viventi. La questione che attiene alla nomina di Direttore Generale del Comune ha altra valenza e significato politico-amministrativo generale. E se questa figura deve scaturire da questa maggioranza è questione di lana caprina. Qui la questione è un'altra ed è molto importante e da non sottovalutare: ed è quella di capire che un tale atteggiamento dei politici locali di ogni specie e razza è che "i danni" alla collettività stanno diventando insopportabili. E che il mancato "prodotto amministrativo" per inefficienza e rancorose diatribe personali ha di contro una città che -presa da avverse congiunture- rischia di diventare un enorme vespasiano. Emarginata in rivendicazioni parziali che possono portare questo paese a livelli di povertà diffusa mai raggiunti fino ad ora. E che le manifestazioni di palese inefficienza e scortese arroganza che in qualche modo bisogna fermare nei nostri politici locali. Perchè se non si capisce che il Comune deve essere una macchina capace di governare le trasformazioni nel territorio e diventare il primo imprenditore locale è questione che,purtroppo, è molto lontana di essere almeno intuita. Da questi mesti e scuri,ma sicuri, politici d'avventura locale.
Dal ramo dell'albero della piazza,insieme a migliaia di passeri ed usignoli, a rilasciare migliaia di cacchette sulle teste ai nostri politici locali. Almeno alla fine avranno qualcosa: in testa.
Cordiali Saluti. Spiros