Rifondazione sul piede di guerra contro la cementificazione del litorale

PACHINO - Scendono sul piede di guerra gli aderenti di Rifondazione comunista a proposito del progetto cofinanziato dall'Ap e dai comuni di Noto e Pachino volto alla realizzazione del lungomare Spinazza. "Chiediamo chiarimenti pubblici al presidente della provincia Marziano ed al consigliere Ignaccolo, -scrive il segretario di Rifondazione Totò Caccamo- e vogliamo sapere se per l'Ap sviluppo turistico significa cementificare ulteriormente il litorale. Si vuole spendere più di un miliardo delle vecchie lire sotto le vesti di una riqualificazione del borgo, senza tenere conto che nella zona manca di tutto, le strade sono ridotte ad un colabrodo, la rete idrica è fatiscente, non c'è illuminazione. Come al solito, -continua Caccamo- si presenta un progetto sconnesso e privo della necessaria programmazione di interventi a più ampio raggio, tale progetto assomiglia ad una mossa elettoralistica.

Si invitano pertanto le associazioni ed i movimenti ambientalisti, oltre che la sezione diessina di Pachino dove la mozione ambientalista è risultata maggioritaria, ad intervenire urgentemente per un monitoraggio della situazione prima che vengano perpetrati ulteriori scempi". L'invito non a caso è stato rivolto anche al consigliere provinciale Giuseppina Ignaccolo, fautrice del progetto, ed ha certamente il sapore di una critica politica verso l'esponente pachinese. È noto infatti che ha qualche tempo scoccano scintille tra il consigliere provinciale ed alcuni esponenti di Rifondazione. La nota di Caccamo comunque giunge quando il progetto si trova ormai in fase di gara di appalto, mentre avrebbe avuto più senso durante la fase della progettazione.

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 03-02-2005 - Categoria: Cronaca

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Attacchi e posizioni strumentali


Il sospetto attivismo della sezione, Iris Versari, in ordine alla questione relativa alla sistemazione del lungomare di Spinazza: fà acqua da tutte le parti. Essa appare strumentale e di pressione, non idrica, per altre questioni che riguardano l'assegnazione di un assessorato alla provincia che la Rosetta Basile, segretaria del partito di Bertinotti: ha assegnato, ma solo a parole, alla sezione rifondarola guidata di fatto dalla tenace e coraggiosa rappresentante locale che ha avuto l'onore di essere candidata alle elezioni europee: Barbara Fronterrè.La conferma per la naturale vocazione spartitoria della stessa ci è confermata da messaggi nemmeno tanto nascosti: provenienti da un forum su un ipotetico cineforum dove si discute chi deve condurre il dibattito. E dopo altalenati posizioni,e scontri di piazza figurati, mediati dal solito akaro di turno: la Barbara si accontenta del 50%. Questa è gente culturalmente devastata davvero: perchè ignorano che in platea non c'è nessuno ad ascoltare le loro riflessioni strumentali e ad esclusivo interesse elettorale e personale. Fanno, come al solito, offesa alla comune intelligenza dei visitatori e degli arguti ragazzi che frequentano il sito.
Fatta questa indispensabile premessa, entriamo in argomento:

1)La posizione assunta dalla sezione locale dei D.s. con l'adesione alla mozione Bandoli o ambientalista, che raccoglie a livello provinciale il 2.6%, è servita all' unità di base per collezionare e conferire medaglie per tutti. Facendoli entrare in una pletorica direzione dove per effetto dell'adesione alla mozione: sperano di avere maggiore visibilità e forse un seggio in segreteria provinciale.
2)L'unità di base, fino ad ora, non ha mai dato segno di interessarsi della questione ambientale locale. Facendo, invece, voli pindarici in territori non di sua competenza. Tanto che si è interessata del petrolchimico di Siracusa,dove Marziano si è inventato un set cinematografico a cura della Cirone De marco, e a quello di Gela. L'eccezione è stata invece quello di interessarsi delle ricerche di idrocarburi in contrada Bufalefi, ma con evidente ritardo,poichè in questa zona sono state condotte ricerche fin dal 2001.Mentre ingoraano del tutto cosa significa discarica di Bommiscuro. La recente questioni sollevata dai Verdi di Noto e, prontamente sfruttata come fiore all'occhiello dalla consigliera Provinciale Ignaccolo, nella valle del Tellaro e nella zona di Vendicari: dove ignorando completamente gli accordi a scala regionale con la Phanter Oil, e le lucrose royialtes a favore del comune di Noto,che sono state incassate anche quando a Noto c'era un Sindaco del centrosinistra che è un Leone, si è arrivati per dargli un contentino: un impegno scritto da parte di Granata, Assessore Regionale al Turismo e Bruno Marziano Presidente della provincia, che vale quando il due di coppe quando la giocata e a mazze.
2) La sistemazione del lungomare di Spinazza contiene in se alcune questioni che per effetto della mediazione della consigliera Ignaccolo si riveleranno tutte contro l'interesse del Comune di Pachino e del suo territorio: e ad esclusivo vantaggio del Presidente Marziano e della città di Noto, della quale il Presidente è figlio rappresentativo.
a)La realizzazione del lungomare di Spinazza, farà tramontare per sempre la richiesta da parte del Comune di Pachino di avere riconosciuto un sostanziale allargamento delle suo territorio: per effetto della legge regionale n°30 del 1999(Legge Ortisi).
b)La mancata realizzazione delle opere primare: in primis delle opere di fognatura non fara altro che ingrandire le problematiche di inquinamento delle falde e il loro progressivo inquinamento ambientale;
c) L'impiego di somme in territorio exstaurbano, da parte del comune di Pachino, è lesivo e contro gli interessi del comune stesso. Che per effetto della maggiore autonomia impositiva si rappresenta come distorsione del sistema di cassa e del bilancio comunale e dei suoi delicati equilibri. Visto che le tasse comunali (ici ecc...)in quelle zone vengono regolarmente pagate al Comune di Noto. Pertanto, alla luce di queste osservazioni: non si condivide la presa di posizione di Rifondazione, che oltre a non aver centrato il nocciolo della questione, per ciò che riguarda la cementificazione del litorale di Spinazza, è strumentale e mette in evidenza la totale contraddizione degli ambientalisti di comodo che allignano nella sezione dei D.s. di Pachino. Che, come al solito, brancolano nella totale incompetenza sui temi politici e ambientali locali trattati. Alla luce di queste riflessioni sarebbe opportuno una riconsiderazione, della problematica lungomare di Spinazza, da parte dello stesso Sindaco e della sua precaria maggioranza. Che sulla carta lotta per dare maggiore territorio al Comune di Pachino: ma nei fatti stà cadendo nella trappola di non vedersi mai più riconosciuto, da parte di Noto, neanche di un metro quadrato di territorio, per razionalizzare il sistema urbanistico e amministrativo del suo territorio!
Sarebbe, a questo punto, interessante capire cosa ne pensa di questa questione l'ufficio legale del Comune di Pachino e naturalmente il suo attento e guardingo Ufficio Tecnico! Tutto ciò in considerazione del fatto che per la questione sollevata recentemente in zona Torrefano, e in territorio comunale di Pachino, sono state fatte delle denunce alla magistratura contro l'assessore, che comunque con questo non intendo difendere in alcun modo, per la sistemazione della strada vicinale nella omonima contrada.

Cordiali Saluti. Spiros