Riesplode la guerra del territorio conteso

NOTO - E' stato pubblicato sulla gazzetta ufficiale della Regione siciliana il regolamento della legge sulle variazioni territoriali ed a Noto si è subito costituito un comitato unitario per la difesa delle contrade. Alla riunione hanno partecipato numerosi cittadini di ogni estrazione politica, anche se - per una precisa scelta - nessuno di loro ricopre cariche pubbliche o di partito. La riunione tenutasi nei locali della «Pro Noto» è stata presieduta dall'avvocato Francesco Balsamo, ed il dibattito che ne è seguito, ha visto eleggere un comitato esecutivo di cinque membri con il compito di sviluppare la già individuata strategia difensiva che comprende iniziative sia politiche che amministrative e giudiziarie. Durante la riunione non si sono registrate posizioni di totale chiusura sul delicato problema, anzi Balsamo ha affermato la necessità che i Comuni contermini onorino gli impegni sottoscritti con il verbale dell'ottobre del 1993, con il quale si dichiaravano disposti ad individuare le effettive «storture» create dal divenire storico nel territorio netino ed a risolverle in un clima di collaborazione e non di scontro.

Se da parte dei netini c'è la volontà di collaborare e ciò al fine di evitare una «guerra», dall'altra ieri notte un gruppo di ignoti malfattori ha imbrattato con bombolette spray la gradinata della cattedrale ed il basolato di palazzo Ducezio con scritte offensive sia nei confronti del sindaco che della città. Inoltre, nella palizzata in legno del cantiere della Cattedrale è stato scritto: «Pachino rivendica l'impero. Qui c'è la mano pachinese: Marzamemi e San Lorenzo appartengono a noi, firmato Cs-Sc. Noto lascia il territorio a Pachino non ti appartiene». Inoltre, sono state imbrattate di vernice alcune insegne che indicano i monumenti barocchi». Il sindaco rammaricato per l'accaduto ha presentato denunzia contro ignoti.

di Benito Tagliaferro
Fonte: LaSicilia.it il 19-06-2003 - Categoria: Cronaca

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