Ricercatori europei progettano i motori di ricerca del futuro

Ricercatori europei progettano i motori di ricerca del futuro Saranno in grado di effettuare ricerche non solo su documenti testuali, ma anche su file audio, video, e immagini

COMO - Ospiti del Politecnico di Milano, Polo Regionale di Como, e di Web Models, spinoff del Politecnico di Milano, si riuniscono in questi giorni a Palazzo Natta i più importanti ricercatori europei impegnati nella progettazione dei motori di ricerca del futuro. Occasione dell’incontro è un workshop del progetto PHAROS, uno dei maggior progetti di ricerca finanziati dalla Comunità Europea nell’ambito del cosiddetto “Sesto Programma Quadro” e di cui il gruppo Engineering ha il coordinamento, a fianco di grandi realtà industriali europee come France Telecom e la norvegese Fast. L’obiettivo del progetto PHAROS è quello di riunire le migliori competenze europee in materia di motori di ricerca, elaborazione dei dati multimediali e interfacce utente per creare il motore di ricerca del futuro. La caratteristica che distingue le tecnologie in corso di realizzazione è la capacità di effettuare ricerche non solo su documenti testuali, ma anche su file audio, video, e immagini.

Capacità di ricerca illimitate
La tecnologia PHAROS permetterà agli internauti di effettuare operazioni di ricerca di tipo nuovo, quali ad esempio: ricercare all’interno delle registrazioni video dei telegiornali della settimana tutti gli spezzoni dove si parla di un particolare soggetto; oppure registrare col proprio cellulare una canzone udita per strada e inviarla al motore di ricerca, che restituirà indicazioni sul brano e i link a canzoni simili che l’utente potrebbe gradire; oppure ancora ricercare in una collezione di video a sfondo turistico tutte le località simili a quella rappresentata in una fotografia scattata col proprio cellulare.

L’elemento di maggior innovazione della tecnologia PHAROS è la sua apertura. Essa permette infatti di inserire nel cuore del motore di ricerca qualsiasi algoritmo di analisi di dati multimediali (ad esempio, un algoritmo di riconoscimento dell’identità del parlatore o di ricerca di edifici all’interno di materiali video), in modo che il motore di ricerca possa sfruttare un’ampia gamma di possibilità per rispondere a interrogazioni mai tentate prima.

Contributo al web2.0
Infine, alle innovazioni più strettamente tecnologiche, l’architettura PHAROS abbina un approccio alla ricerca di tipo sociale, secondo i dettami del cosiddetto Web 2.0: la capacità di personalizzare l’interfaccia utente e le risposte alle interrogazioni in base alle azioni dell’utente stesso e, più in generale, alle caratteristiche della comunità complessiva degli utilizzatori.

Il Politecnico di Milano partecipa a PHAROS tramite la società spinoff Web Models, nata nel 2001 da attività di ricerca svolte presso il Polo Regionale di Como. Web Models è proprietaria di una tecnologia brevettata internazionalmente per la costruzione automatica di interfacce utente web molto sofisticate e potenti e applicherà le proprie tecniche progettuali alla costruzione dell’interfaccia utente del motore di ricerca multimediale del futuro.
Fonte: Lastampa.it il 27-04-2008 - Categoria: Internet

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