Riapre lo «scrigno» millenario

Riapre lo «scrigno» millenario PORTOPALO - Verrà aperto questa sera ufficialmente il Parco archeologico di contrada Cicogna. Un momento atteso da tempo e per il quale il Comune ha lavorato alacremente affinché fosse rispettato l'impegno di allestire la terza edizione del Cortopalo Film Festival all'interno di quest'area. Lorenzo Guzzardi, direttore del servizio beni archeologici della Soprintendenza di Siracusa, ci spiega cosa è stato trovato all'interno del parco. «Si tratta di un'area certamente originale per progettazione ed anche per il modo in cui sono stati gestiti i lavori, in sinergia tra Soprintendenza di Siracusa e il Comune portopalese. Ad oggi il parco è usufruibile all'80%, il resto verrà completato a breve termine. All'interno c'è un piccolo ambiente museale, con i reperti e gli scavi attorno e un'area che sarà fruibile anche per eventi culturali».
Guzzardi parla della parte squisitamente archeologica dell'area. «È stato trovato un complesso industriale di età antica per la salagione e la conservazione del pescato. Un'area che abbraccia diversi secoli, dal IV a.C. al IV d.C.

In un altro settore è presente una necropoli, con tombe singole cosiddette sotto cielo, scavate nella roccia ed ipogei catacombali scavate nella roccia vulcanica. Nel settore vicino all'area museale - aggiunge Guzzardi - sono stati trovati i resti di casette di pescatori, depositi per l'immagazinamento, celle nella roccia, veri e propri ipogei. Ed inoltre molti resti di pesce: quest'area era adibita infatti alla conservazione del prodotto ittico». Il periodo storico giunge fino al Medioevo. «Per l'esattezza - precisa Guzzardi - abbiamo trovato resti risalenti all'età alto medievale, circa 1.200 anni di storia di questo insediamento. E ancora resti di fornelli per la cottura del pesce, uno lasciato a vista e che si è deciso di lasciarli illuminati di notte. Sono state evidenziate vasche sia circolari che quadrate. E non va trascurata la grossa passerella parallela alla fascia costiera ed i lavori di preservazione e protezione dei resti delle vasche dove veniva lavorato il pesce. L'area di scavo sarà allargata nei prossimi anni».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 25-08-2007 - Categoria: Cronaca

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