Rete idrica, manca il collaudo

Rete idrica, manca il collaudo PACHINO - E' prevista a breve l'ultimazione dei lavori per la condotta idrica. Mancano solamente le prove di utilizzo. Ormai si è giunti alla realizzazione di un progetto tanto atteso. La realizzazione del primo progetto riguardante il serbatoio di Pachino risale agli anni Settanta. L'opera prevedeva la realizzazione nella stessa zona, accanto al vecchio serbatoio di uno nuovo dotato di una maggiore capienza di 500 metri cubi. Il progetto ammontava ad un totale di 850 milioni di lire.
Il vecchio serbatoi doveva essere affiancato da un serbatoio pensile, in cemento armato e non più a traliccio. Secondo il progetto l'opera doveva essere montata in alto a circa quindici metri di altezza in più rispetto al vecchio serbatoio. I lavori pubblici sono proseguiti negli anni ottanta e sono stai assegnati alla ditta Russo. Ma nel corso del progetto della nuova condotta idrica sono subentrati diversi intoppi che hanno prolungato sempre di più il tempo di realizzazione. E di conseguenza l'uso da parte di tutta la popolazione. A provocare ritardi sono stati le numerose sospensioni lavorative, le varianti approvate dalle varie Amministrazioni, ecc. Dopo molti anni il progetto viene nuovamente ripreso. Si provvede ad effettuare un collaudo, una radiografia della struttura. Sfortunatamente i tecnici rilevano alcuni problemi nelle saldature e nei pannelli.

L'opera forse anche danneggiata dalla lentezza dei lavori e dall'usura del tempo necessita di ulteriori migliorie, tra cui si annovera il sovraccarico del diamante, parte più alta della condotta costituita dal recipiente. Dopo si cerca di collaudare le parti ultimate. Il collaudo per le parti formate da cemento armato, come il gambo e il cilindro viene effettuato dall'ingegnere Tafuri, di Pachino, mentre il collaudo della parte metallica dall'ingegnere Cuntrò di Catania. L'ultimo progetto si aggira intorno a 1,6 miliardi di lire e comprende tutte le operazioni di superamento( raccordi, pesi speciali, meccanismi di clorazione) e la sistemazione dell'area di pertinenza esterna ai serbatoi, ubicati in via Maceri , via conosciuta in paese come «zona serbatoio».

Miriam Giuliano
Fonte: LaSicilia.it il 26-11-2004 - Categoria: Cronaca

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