Recuperare la ferrovia che costeggia il litorale

Recuperare la tratta ferrata Noto-Pachino è uno degli obiettivi primari previsti dal piano di gestione che ha permesso la iscrizione della Città barocca di Noto nella lista del patrimonio mondiale dell'Unesco. Al riguardo si è tenuta a palazzo Ducezio, alla presenza dell'assessore comunale Corrado Ferlisi, del funzionario dell'ufficio tecnico comunale Giovanni Fugà, della dottoressa Cammarata, responsabile regionale dell'Ente ferrovia, e dell'ingegnere Contino nonchè di un gruppo di funzionari regionali, la conferenza di servizi per discutere il progetto sia della pista ciclabile che quello del ripristino della dismessa tratta ferrata Noto-Pachino. In sostanza gli otto «Comuni Unesco» tra cui Noto dovranno realizzare delle strutture che siano in grado di dare risposte concrete alla gran parte delle esigenze poste da un processo integrato di valorizzazione delle risorse del territorio. Per questo motivo è importante quindi ripristinare la ferrovia che costeggia tutto il litorale marino ed i pantani di Vendicari fino a raggiungere Pachino e Marzamemi. L'Ente ferrovia si è reso disponibile al progetto ma occorre fare presto in quanto alcune società straniere hanno avanzato la proposta di acquistare i caselli dismessi ed abbandonati lungo tutto il tratto ferroviario.

«E' necessario per impedire che compagnie straniere si impadroniscono della tratta ferrata - ha sottolineato l'assessore Corrado Ferlisi - che il comune di Noto inviì al più presto una richiesta scritta all'Ente ferrovia di Palermo evidenziando di essere interessata insieme al comune di Pachino al ripristino della ferrovia per un rilancio turistico della zona». Riguardo la pista ciclabile questa dovrebbe sorgere parallelamente alla strada ferrata. Il progetto originario della pista ciclabile, per il quale sono stati già stanziati fondi per un miliardo e mezzo delle vecchie lire, necessita a questo punto di una variante anche per superare delle perplessità avanzate dall'azienda forestale.

Benito Tagliaferro
Fonte: LaSicilia.it il 29-11-2003 - Categoria: Cronaca

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