PORTOPALO - Prosegue l'astensione degli ex articolisti in servizio al comune di Portopalo. Oggi si terrà una riunione tra la rappresentanza sindacale e il comune. La fase di protesta, avviata lunedì, è andata avanti anche ieri. "Non siamo contenti delle risposte che ha dato lunedì la giunta - afferma Giovanni Caruso - poiché il problema è si di carattere finanziario ma non è insormontabile come si evince dalle affermazioni fatte da fonti dell'amministrazione". Caruso lamenta inoltre l'eccessiva perdita di tempo dei responsabili amministrativi da quando è stato lanciato il segnale d'allarme a proposito dell'accesso alla prima trance di finanziamenti regionali. "Mi chiedo perché per così tanto tempo - prosegue l'ex articolista - il sindaco non si sia fatto sentire. Abbiamo incontrato soltanto il segretario comunale il quale, non essendo organo politico, non poteva fare altro che prendere visione della situazione e attendere le mosse degli amministratori, a partire dal primo cittadino". Se entro la fine di marzo non vi saranno iniziative concrete si preannuncia un inasprimento della protesta.
"Siamo pronti ad incatenarci davanti al comune - aggiunge Giovanni Caruso - e se è il caso anche portando mogli, figli e parenti".

Il sindaco conferma quanto espresso ieri. "I numeri, nonostante il contributo regionale, sono negativi per le casse comunali ed escono dalla nostra portata finanziaria. - dichiara Fernando Cammisuli - Abbiamo avuto delle decurtazioni statali e di altra natura che rendono oltremodo difficile la quadratura del bilancio. Abbiamo a cuore il problema della stabilizzazione dei precari ma non possiamo non prendere in considerazione questi dati numerici". Il segretario generale del comune, Sebastiano Grande, infine ha dato comunicazione all'Inps per la decurtazione dell'indennità nei giorni di agitazione degli ex articolisti. "C'è stato chi ha timbrato anche in questi giorni di agitazione - dice Sebastiano Grande - e questo è semplicemente inammissibile".

S. T.