«Pronti ad accogliere i minori»

«Pronti ad accogliere i minori» PORTOPALO - Il sindaco ha espresso la disponibilità ad ospitare, nel centro per rifugiati e richiedenti asilo attivato in loco dal Comune, venti minori non accompagnati. Cammisuli ha inviato la lettera d'intenti al Servizio Centrale di Roma che aveva posto un quesito specifico. La categoria in questione è quella dei «vulnerabili». La data di effettiva disponibilità è il 20 agosto. In vista di questa scadenza, il Comune ha individuato sul proprio territorio una struttura, disposta su due livelli e dotata di ampi spazi. L'area è di circa 300 mq, dotata di giardino ed ubicata in una zona centrale del paese. Come specificato da autorevoli esperti in materia, i minori stranieri, anche se entrati clandestinamente in Italia, sono titolari di tutti i diritti garantiti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, che si applica a tutti i minori senza discriminazioni. La normativa italiana prevede che i minori stranieri non accompagnati hanno diritto di ricevere protezione e assistenza, essere iscritti a scuola, ricevere assistenza sanitaria, non essere espulsi, ottenere un permesso di soggiorno. Una questione, dunque, assolutamente attuale e che impegni istituzioni e realtà associative. Il progetto di accoglienza del Comune di Portopalo è stato attivato all'inizio del 2006 e rientra nell'ambito del «Sistema di Protezione per Richiedenti asilo e Rifugiati».

Il Consiglio italiano per i rifugiati, in convenzione con la Cooperativa Woytila, ha gestito il servizio di tutela offrendo la possibilità per i minori ospiti di avere garantiti i diritti secondo le previsioni normative vigenti. Come specificato da Amnesty International, ci sono situazioni in cui «i bambini arrivano alla loro nuova destinazione senza adulti o genitori che si prendano cura di loro o perché sono morti a causa della guerra o perché, non potendo scappare, hanno deciso di mandare i propri figli all'estero per motivi di sicurezza». Amnesty International evidenzia un dato, riguardante la scelta dei genitori di spingere i propri figli alla fuga: alcuni anni prima del secondo conflitto mondiale, furono 10.000 circa i bambini che lasciarono la Germania nazista, l'Austria e la Cecoslovacchia con mezzi di trasporto che li conducevano in Inghilterra. «Il nostro Comune – si legge in una nota del sindaco Cammisuli – è assolutamente all'avanguardia sul tema dell'accoglienza dei minori non accompagnati, appartenenti alla categoria dei vulnerabili. Abbiamo dato la nostra disponibilità ad accoglierne altri venti a partire dal 20 agosto, garantendo tutto l'impegno e l'attenzione, da parte nostra, data la delicatezza del tema».

SERGIO TACCONE
Fonte: LaSicilia.it il 12-08-2008 - Categoria: Cronaca

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