Pronta l’ennesima sfiducia

Pronta l’ennesima sfiducia PACHINO - Giunge ad un passo dalla mozione di sfiducia al sindaco Campisi la crisi politico-amministrativa che attanaglia il comune di Pachino. Dopo le dimissioni di sei dei sette assessori della giunta e l'avvio delle consultazioni dei consiglieri comunali di opposizione da parte del primo cittadino per verificare la possibilità di costruire una coalizione alternativa, la crisi appare di sempre più difficile soluzione.
Negli ambienti politici si parla apertamente di una mozione di sfiducia che sarebbe ormai prossima dall'essere presentata. Da indiscrezioni inoltre pare che alcuni esponenti di quella che era la stessa maggioranza sostenitrice del sindaco avrebbero chiesto all'opposizione la presentazione della mozione di sfiducia dichiarandosi disponibili da parte loro alla firma. La proposta però non ha incontrato l'immediato favore da parte dell'opposizione che, pur condividendo la volontà di ritornare alle urne non si trova perfettamente in linea con le frange della maggioranza che hanno abbandonato il sindaco Campisi. Ad illustrare il pensiero dell'opposizione è stato ieri il portavoce Emanuele Rotta che ha dichiarato: “La maggioranza dica pubblicamente ed a chiare lettere che il progetto di centrosinistra per amministrare la città è fallito e che la scelta del candidato sindaco è stata una scelta sbagliata.

Se ci sarà una ammissione di responsabilità da parte della stessa ex maggioranza e da loro partirà l'iniziativa della mozione di sfiducia, noi come opposizione non potremo che sottoscriverla essendo a noi estraneo il progetto politico di questo sindaco. Non è possibile però sperare, -ha concluso Rotta- che la mozione parta dalla minoranza. Non siamo disponibili a togliere le castagne dal fuoco a nessuno”. Ieri intanto si sono susseguite tutta una serie di riunioni di carattere politico in vista del consiglio comunale previsto in serata. L'ex maggioranza ha stilato un ennesimo documento da leggere in consiglio, e l'opposizione invece ha elaborato una strategia unitaria che però tende all'attesa al fine di vedere quali saranno le spiegazioni che i componenti delle forze politiche che facevano parte dell'amministrazione daranno. Indiscrezioni intanto danno il sindaco pronto a varare una giunta tecnica con nomi però che potrebbero condizionare le scelte di alcuni singoli consiglieri. L'obiettivo è quello di evitare le possibili manovre di sfiducia per la quale sono necessari 13 voti. Lo scopo dunque è mettere d'accordo otto esponenti del civico consesso sfruttando non solo i posti di giunta ma anche le cariche istituzionali che potrebbero essere rimesse in discussione.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 17-04-2007 - Categoria: Politica

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