Promossi i centri di raccolta

Hanno superato a pieni voti l'esame del funzionario della struttura commissariale della presidenza della Regione siciliana, i progetti dei quattro centri comunali di raccolta del capoluogo. Elaborati dallo staff tecnico dell'amministrazione, attraverso un minuzioso lavoro di équipe del settore ambiente e dell'assessorato all'Ecologia e supportati dalle frequenti missioni palermitane del sindaco Titti Bufardeci, i progetti per i futuri Ccr si avvicinano al rush finale che porterà diritto al decreto di finanziamento della Regione.

Il funzionario regionale, un paio di giorni fa è arrivato a Siracusa e ha compiuto un sopralluogo dei siti individuati, si è recato poi nei locali dell'urbanistica comunale dove ha cominciato la sua lunga analisi dei progetti la quale si è conclusa con un formale via libera alla fase istruttoria. Non nasconde la sua soddisfazione l'assessore comunale all'Ecologia Nuccio Romano, che non fa mistero neppure di tenere in modo particolare alla realizzazione dei centri i quali consentiranno una moderna gestione dei rifiuti e porranno Siracusa all'avanguardia nel settore dell'igiene urbana. «Finalmente - afferma - tutti i cittadini che vorranno liberarsi dei rifiuti ingombranti potranno recarsi alla piattaforma dei centri adeguatamente attrezzata e riceveranno in cambio uno scontrino, una sorta di "bonus" che consentirà di diminuire la portata della tassa della spazzatura. Tutto ciò ci porterà alla diminuzione e, spero, alla eliminazione totale delle discariche».

Intanto notevole interesse ha suscitato anche il seminario organizzato dal'Igm sul tema "I rifiuti solidi urbani e assimilati: la pianificazione dei servizi e degli impianti nella regione Sicilia" patrocinato dall'Atia, associazione tecnici italiani del'ambiente, dalla Regione e dal Comune. Dopo il saluto del sindaco Titti Bufardeci i lavori sono entrati nel vivo con le relazioni del responsabile dei piani d'ambito dell'Ato Raciti. In evidenza un primato negativo del sub Ato denominato Sr2 che fa capo a Noto, Avola, Pachino, e Portopalo che è l'unico in Sicilia a non avere presentato il piano d'ambito, a differenza anche del "vicino" sub Ato Sr1, che comprende 16 comuni tra cui Siracusa rappresentato da Luciano Sansalone del Comune aretuseo che è anche un componente del consiglio di amministrazione della società d'ambito. Molto seguito l'intervento di Giulio Quercioli della Fiseassoambienti che ha evidenziato la necessità di una maggiore sinergia tra gli enti interessati.

Graziella Ambrogio
Fonte: LaSicilia.it il 29-06-2003 - Categoria: Cronaca

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