Progetto «Attivamente mobili» in collaborazione con la Caritas

Progetto «Attivamente mobili» in collaborazione con la Caritas PACHINO - Un interessante sondaggio è stato portato a termine, nei giorni scorsi, dai giovani del progetto «Attivamente mobili, energicamente europei» in collaborazione con la Caritas cittadina. Il gruppo, svolge attività di volontariato e porta avanti un progetto di raccolta di mobili usati da assegnare poi a chiunque ne faccia richiesta. Si tratta di un progetto finanziario della Commissione Europea (Direzione generale istruzione e cultura) con il programma «Gioventù in Azione». Oltre alle attività istituzionali di raccolta e redistribuzione di mobili usati, i giovani hanno condotto uno studio volto a comprendere le maggiori difficoltà riscontrate dai pachinesi nella quotidianità. Il sondaggio è stato promosso tra gli utenti del servizio ed ha dato un riscontro particolarmente interessante dal punto di vista sociologico. È la casa la principale preoccupazione da parte di coloro che hanno difficoltà economiche e non solo. Mentre per la fornitura di cibo, vestiti, mobili gli organi di assistenza riescono a garantire con sufficienza e regolarità aiuti concreti, il problema della casa è un aspetto totalmente trascurato.

Secondo lo studio dei giovani del progetto «Attivamente mobili, energicamente solidali», la questione è assai complessa e la problematica piuttosto estesa. Il problema riguarda un gran numero di persone, sia tra coloro che non possiedono alcuna proprietà, e che quindi sono obbligate a ricercare soluzioni abitative spesso di emergenza fino ad arrivare a vivere nei vecchi casolari in campagna, sia per coloro i quali una proprietà ce l'hanno. «Questi ultimi, -hanno affermato i giovani che hanno condotto lo studio- sembrano apparentemente più fortunati, ma in realtà si trovano spesso in condizioni altrettanto estreme. Le case esigono infatti continui costi, nonché spese significative di manutenzione, che se non sono effettuate, trasformano piuttosto rapidamente l'immobile in un luogo difficilmente abitabile. La situazione è dunque molto complessa e delicata e colpisce direttamente la dignità umana dei nostri concittadini. Rappresenta certamente uno dei primi fattori che creano una condizione di esclusione e marginalizzazione sociale non indifferente».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 27-10-2010 - Categoria: Cronaca

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