Produttori d'uva in allarme: La vendemmia è in ritardo

La tiepida temperatura che, lontana dagli standard estivi, ha tenuto col fiato sospeso i produttori di uva, rinviando la stagione della vendemmia, sta destando nuove preoccupazioni.
A farsi interprete dell'ansia dei produttori di uva di Pachino e degli altri comuni interessati, è il presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori, Salvatore Lupo. «Dopo un lungo periodo di prosperosa attività - dice - i produttori temono l' abbassamento della quotazione dell'uva. La ritardata maturazione delle viti, per cause non imputabili all'uomo, sta suscitando non poche perplessità fra i produttori. L'invasione nei mercati di uva prodotta altrove potrebbe causare un drastico calo nelle vendite e rilevanti decrementi nel guadagno. Un problema di vaste dimensioni se si considera che le aziende produttrici di uva nei comuni di Pachino, Rosolini e Noto, sono almeno, un migliaio.

La vendemmia, il cui inizio corrispondeva con la fine di agosto, per questa estate è ancora al palo. L'auspicio - conclude Lupo - è che nei prossimi giorni si giunga allo sblocco della situazione. Tra l'altro, a risentirne, non sono soltanto i produttori ma anche i lavoratori stagionali». A Pachino si coltiva, in misura pari all'80 per cento dell'intera produzione, il nero d'Avola, da cui si ricava l'omonimo vino, principe indiscusso delle tavole imbandite. A seguire vi è il dolce moscato, vera delizia per i palati più sopraffini. Non mancano, infine, le qualità estere, definite internazionali di pregio, come il merlot, il sirah, il cabernet.

Lucia Corsale
Fonte: LaSicilia.it il 07-09-2004 - Categoria: Economia

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