Primo giorno di scuola fra i disagi

PACHINO - Primo giorno di scuola per gli studenti di Pachino. Ieri puntuale alle 8,30 nei vari istituti pachinesi è squillata la prima campanella dell'anno scolastico 2005/2006. Alle attese ed alle trepidazioni di alunni e genitori che di buon mattino e con gli occhi ancora un po' assonnati hanno atteso il classico squillo che ha dato il via al ritorno sui banchi di scuola si sono aggiunte alcune novità non previste. Al quarto istituto comprensivo Vitaliano Brancati, nonostante le pressanti richieste da parte del dirigente scolastico Paolo Di Pietro, alcuni bambini di scuola elementare hanno dovuto iniziare il loro primo giorno di scuola utilizzando banchetti di scuola materna. Infatti le promesse della casa municipale sono state disattese ed i banchi richiesti, una ventina, non sono arrivati in tempo. Al preside non è rimasto null'altro da fare che reperire alcuni banchetti superflui destinati alla scuola per l'infanzia e farvi accomodare gli alunni con una corporatura più mingherlina in maniera da risultare più adatti alla statura.
"Mi hanno promesso che entro una decina di giorni il problema dovrebbe essere risolto, -ha commentato il dirigente scolastico- per il momento vedremo di fare di necessità virtù". Il problema di banchi e sedie adatti all'età degli scolari non è di poco conto. Soprattutto per quanto riguarda la postura corretta durante le ore scolastiche che aiuta certamente ad un sano ed armonico sviluppo fisico.

In questo, è parere unanime degli ortopedici che l'altezza dei banchi e delle sedie deve essere proporzionata allo sviluppo fisico per tenere una posizione corretta, e la maggior parte dei problemi alla spina dorsale dell'età giovanile è addebitabile proprio alle ore passate sui banchi di scuola. Si spera dunque che i disagi non si protraggano per lungo tempo. Novità nell'organizzazione potrebbero essere introdotte al primo comprensivo Silvio Pellico. La nuova dirigente scolastica Liliana Lucenti sarebbe orientata, nell'ambito dell'autonomia scolastica ad introdurre la settimana corta. I ragazzi insomma andrebbero a scuola dal lunedì al venerdì beneficiando di un weekend di vacanza più lungo e comprensivo del sabato. Ma la giornata del sabato libera significherà un piccolo sforzo in più durante tutti gli altri giorni. Al mattino la campanella di inizio lezioni dovrebbe squillare alle 8 e 5 minuti anzichè alle otto e trenta e le lezioni giornaliere si concluderebbero alle 13,35. Un giorno la settimana, il venerdì invece gli alunni dovrebbero prolungare la loro permanenza a scuola fino alle 16,30 del pomeriggio e pranzare a suola con una pausa di un'ora. Per questa giornata sembra essere saltata la previsione da parte della casa municipale della somministrazione di un pasto caldo mentre probabilmente verrà fornito un pasto freddo. La novità della settimana corta comunque sembra limitata solo all'istituto Pellico. Il dirigente del quarto comprensivo Brancati infatti si è dichiarato contrario all'adozione della soluzione anche nella sua scuola. "E' cosa nota, -ha affermato il preside Paolo Di Pietro- che il rendimento didattico nei bambini è certamente inferiore nelle ore pomeridiane piuttosto che in quelle della mattinata. Inoltre la settimana corta comporta che i ragazzi devono soffermarsi un pomeriggio a scuola e tale permanenza andrebbe ad aggiungersi al altre attività che già impegnano i ragazzi di pomeriggio con corsi facoltativi, quindi il carico diventerebbe troppo pesante. Inoltre abbiamo già l'esperienza dei corsi a tempo prolungato che non ci hanno soddisfatto pienamente". Ma l'idea per genitori e figli del sabato libero piace a molti che così potrebbero godere del fine settimana magari per qualche gita fuori porta.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 20-09-2005 - Categoria: Cronaca

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