Primarie Pd, i giochi sono fatti

Primarie Pd, i giochi sono fatti PACHINO - Chiamata alle urne per gli aderenti al neonato partito democratico. Ds, Margherita e società civile, anche a Pachino oggi sceglieranno i vertici del nuovo partito del centrosinistra. Il seggio delle primarie sarà in via Roma nei pressi di piazza Vittorio Emanuele.
A Pachino il Pd si dichiara unito, ma con tanti distinguo. I più marcati sembrano essere quelli tra gli aderenti ai partiti tradizionali e la componente cosiddetta della società civile che scende in campo per fare sentire la propria voce. Tra questi ultimi molti sono individuabili per essere già membri di un'associazione cittadina e per avere già provato a fare il loro ingresso nell'agone politico in seno all'ultimo congresso diessino, tentativo respinto dalla corrente tradizionale.

Diverse tra le due anime anche le aspettative di affluenza alle urne, dato su cui sembrano doversi fronteggiare i vari schieramenti in maniera da misurare la propria capacità di coinvolgimento. Per l'ex assessore Salvatore Borgh i votanti potrebbero attestarsi a Pachino intorno alle 500 unità. Per i cosiddetti esponenti della società civile dovrebbero superare di gran lunga i 1.000. A queste due componenti dovrebbero poi aggiungersi quelle che fanno capo alla Margherita, ad oggi divise tra “ortisiani”, “piscitelliani” e altre correnti alternative. Intanto c'è chi per il partito democratico ha lavorato sin da tempi non sospetti e che oggi ha deciso di non aderirvi. Si tratta del gruppo politico che fa capo all'ex senatore Pietro Ferrara che nel 2006 partecipò alle elezioni amministrative con la lista civica “Verso il Partito Democratico” e che oggi invece ha preferito rimanere alla finestra. Gli amici di Ferrara criticano la preponderanza dei Ds e della Margherita che avrebbe addirittura «discriminato coloro che hanno fatto parte dei liberali, dei repubblicani e dei socialisti». «I giochi sono stati fatti a tavolino - ha affermato Ferrara - e le liste sono bloccate. Il compromesso al ribasso tra la cultura post democristiana e quella post comunista evidenzia una somma contraddizione lasciando poco spazio all'idea laica e liberale».

Sa. Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 14-10-2007 - Categoria: Politica

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