Prevista la bretella: Uno svincolo che costeggerà l'autostrada fino al bivio San Paolo

Prime certezze sulla realizzazione della bretella che collegherà la provinciale Noto-Pachino allo svincolo della costruenda Siracusa-Gela. L'autostrada, progettata quasi 10 anni fa, non prevedeva, a causa di una rilevante svista, alcuno svincolo in direzione Pachino e Portopalo. Ciò avrebbe inspiegabilmente comportato delle difficoltà enormi di collegamento nonostante il vicino passaggio dell'autostrada. Il sottosegretario Nicola Bono con il suo staff, ha pensato ad una soluzione che potesse soddisfare le esigenze del Pachinese, divenuto nel frattempo un centro economico di rilievo con la produzione ortofrutticola e la riscoperta della produzione vitivinicola. Le soluzioni che si presentavano erano due, e cioè o la realizzazione di una svincolo che avrebbe comportato la necessità di un blocco dei lavori al fine di ottenere tutta una serie di autorizzazioni e varianti progettuali con un costo non indifferente oltre che al notevole allungamento dei tempi di realizzazione, oppure la progettazione e dunque la realizzazione di una bretella, cioè di un collegamento da progettare a parte e che avrebbe congiunto lo svincolo già previsto di Lido di Noto con la strada provinciale 19. Delle due soluzioni prospettate è stata scelta la seconda che, anche a parere dell'Anas, consentiva diversi vantaggi quali l'accelerazione dei lavori, un impatto ambientale minore e dei costi più contenuti. Costruire un apposito svincolo nel punto di intersezione tra la provinciale 19 e l'autostrada avrebbe comportato infatti la necessità di realizzare dei piloni con viadotti e sopraelevate con gravi conseguenze per l'ambiente circostante. La bretella, invece, costeggerà in parte l'autostrada e si inserirà «a raso» all'altezza del bivio San Paolo. L'opera avrà un costo previsto di circa 20 miliardi e si snoderà per poco più di 2,5 chilometri.

Inoltre grazie all'intervento del sottosegretario Bono, già nel mese di ottobre è stato firmato un protocollo di intesa con il quale la Provincia regionale di Siracusa si è impegnata a cofinanziare l'opera che sarà realizzata dal Consorzio per le autostrade siciliane per un ammontare di circa 750 mila euro ed è stata trovato anche l'accordo con la soprintendenza ai beni architettonici e culturali di Siracusa per agevolare l'iter dei lavori per meglio consentire la valorizzazione della vicina zona archeologica del Tellaro. La bretella avrà anche lo scopo di rendere più snello il traffico viario che intasa il comune di Noto e costituirà un valore aggiunto anche per l'afflusso turistico. Il progetto dovrebbe trovare approvazione definitiva in giugno. Raggiunto questo traguardo l'appalto e la realizzazione non dovrebbero trovare grossi ostacoli in modo da arrivare ad inaugurare l'opera insieme all'autostrada. Sarebbe questo un intervento determinante per migliorare la viabilità nella zona sud e avvicinare Pachino e Portopalo al resto dell'isola.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 23-04-2004 - Categoria: Cronaca

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Nell’articolo della Sicilia pubblicato il 23-04-04 riguardante la bretella autostradale che collegherà la provinciale Noto-Pachino allo svincolo della costruenda Siracusa-Gela ,è stata ammessa una rilevante svista , cioè che non sarebbe stato previsto alcun svincolo in direzione Pachino e Portopalo. Non ho mai avuto dubbi , constatando l’interesse , l’entusiasmo e l’evolversi degli interventi di pubblica utilità, nel ritenere i comuni su indicati aree di frontiera , ma mai avrei pensato che potessero essere dei comuni fantasma , poiché anche nelle più semplici carte geografiche ne troviamo la loro ubicazione. Considerando questa grave deficienza tecnica , possiamo ritenerci fortunati poiché nella peggiore delle ipotesi potevamo ritrovarci con i due comuni sventrati dal tracciato autostradale. Grazie a Dio questa rilevante svista non ha prodotto conseguenze molto più gravi. Quando si ha intenzione di mettere in atto interventi che possano migliorare lo sviluppo economico di una comunità ci si deve credere ed averne fiducia a priori e non aspettare che nel frattempo diventi un centro economico di rilievo; così facendo il gatto si morde la coda, si allungano i tempi e si favorisce la penalizzazione del settore. A conferma del disinteresse politico unito a strategie approssimate, possiamo ricordare la soppressione della linea ferrata, l’inattuabilità di un capolinea del pubblico trasporto nel comune di Portopalo ( per potenziare e rendere al meglio, con evidente continuità, la comunicabilità tra Pachino - Marzamemi – Portopalo – Noto – Avola – Siracusa – Catania - Aeroporto), predisporre , in uno dei porti della costa Jonica ( Siracusa o Catania ), un collegamento marittimo con il nord ( percorrendo la via tirrenica o adriatica) , ed evitare il calvario di raggiungere ed attraversare il capoluogo Palermitano. Ipotesi , quest’ultima ,che andrebbe reclamata di diritto visto che non abbiamo dubbi sull’importanza produttiva del nostro territorio. Inoltre, per sottolineare la scarsa o meglio la mancata lungimiranza dei nostri politici, sarebbe bene ricordare che questa ipotesi non fu presa in considerazione neanche in circostanza della crisi dell’Etna degli anni scorsi che mandò in tilt il traffico aereo dell’isola, causando disagi notevolissimi. Per ovvi motivi, si protende a ridurre il traffico su gomme, favorendo ed alternando a quest’ultimo modalità alternative più sicure ed ecocompatibili. Ritornando alla nostra bretella e in considerazione del fatto che molto probabilmente lo staff tecnico etc. tutto sommato sarà sempre lo stesso, considerando la circonvallazione di Avola ( che non necessita di commenti ), ed altro…. è lecito che il dubbio e lo scetticismo prendano il posto del ragionevole buon senso. E per finire , visto l’importanza dell’opera e gli intermediari in gioco , la Soprintendenza lascia il tempo che trova ; basta recarsi nel castello dell’Isola di Capo Passero per ammirare nel lato di levante della fortezza un’impalcatura da anni lasciata lì ad arrugginire ad affronto dei beni culturali e delle spese pubbliche.

Alberto Rabito