Presentato all'Ap un sistema per lo sterminio

Zampironi,? Addio. Insetticidi? Mai più. Candele alla citronella? Bandite. C'è ora un nuovo metodo per eliminare il fastidioso problema delle zanzare. Sembrerebbe lo slogan di un nuovo messaggio pubblicitario, ma non lo è. Si tratta invece di un nuovo sistema scientifico, e completamente biologico. E d'altro canto, quale arma migliore, per ovviare agli "errori" della natura, se non quella che la natura stessa mette a disposizione'? A questa determinazione è arrivato un gruppo di ricercatori, impegnati in un progetto di Società Sicilia Ambiente, che si è messo all'opera, scoprendo che le larve di zanzara sono sensibili ad un batterio, che le paralizza e uccide nel giro di pochi minuti.

Un modo, in buona sostanza, per risolvere il problema alla radice. L'unica perplessità, per chi è fuori dal mestiere, è legata all'intercettazione delle larve. La gente comune identifica la zanzara come l'insetto armato di pungiglione che, dal calar del sole, si insinua biecamente tra la gente, per succhiare il sangue delle vittime prescelte. E spesso a nulla valgono le varie protezioni adottate: loro entrano comunque nelle nostre camere da letto, disturbando i nostri sonni tranquilli. Ma da dove vengono, nessuno sa niente.

Tranne i ricercatori, che sanno dove andarle a "beccare". Partendo dalla cognizione che i ditteri ematofagi, quelle che volgarmente vengono chiamate zanzare, depositano le loro uova in acqua, lungo le rive dei fiumi o dei laghi, hanno predisposto il sistema per andarle a colpire nel loro nido, ponendo il batterio tra le larve. A quel punto termina l'intervento umano e si lascia che il micro-organismo porti a termine il suo compito di devastatore. Per determinare, poi, l'incidenza dell'invasione delle zanzare nei vari territori, gli esperti appongono delle trappole, a base di anidride carbonica: dal numero di zanzare catturate, si può fare una stima del fenomeno, e capire quanto deve essere incisiva l'azione di contrasto.

La Provincia regionale di Siracusa ha deciso di sposare questo progetto, in accordo con i comuni che intenderanno adottarlo. Si partirà con i 5 centri della zona sud, Avola, Noto, Pachino, Rosolini e Portopalo, che risultano essere i più colpiti. I costi, per comuni e provincia, sarebbero pari a quelli affrontati ogni anno, per la regolare disinfestazione, con il grande vantaggio, però, di rispettare l'ambiente e non utilizzare i classici prodotti chimici. Chiaramente i 5 comuni cui è stata avanzata la proposta, avranno il ruolo di sperimentatori: se i risultati dovessero essere così positivi come prospettati, l'intervento verrà esteso a tutto il territorio provinciale.

Società Sicilia Ambiente si propone a Siracusa, forte dei risultati ottenuti a Pergusa, dove la quantità di zanzare era tale da costituire un serio problema per i residenti.
Fonte: LaSicilia.it il 07-11-2002 - Categoria: Cronaca

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