Premiati i giovani «attori» che rappresentano la legalità

PACHINO - Conferiti ieri al cine-teatro Politeama i premi del concorso sulla legalità indetto dall'Apac, l'associazione pachinese anticrimine che ha festeggiato in questi giorni il dodicesimo anniversario della sua fondazione. Il presidente, Antonino Gullotta, principale artefice di questo premio, ha presentato tutti gli ospiti della manifestazione tra i quali Tano Grasso, già presidente dell'associazione nazionale antiracket, il senatore Roberto Centaro, presidente della commissione parlamentare antimafia, il sindaco di Pachino Sebastiano Barone e il consigliere provinciale Pina Ignaccolo.
Al concorso hanno partecipato le scuole medie e superiori pachinesi con lavori che hanno fatto segnare un buon livello creativo, documentaristico ed artistico. Il primo premio per la sezione scuole superiori è andato ad un gruppo di studenti dell'Istituto Tecnico Industriale Michelangelo Bartolo che ha prodotto un cortometraggio dal titolo «Tre giorni». Si tratta di una storia di racket che colpisce una famiglia e che i giovani cineasti pachinesi hanno trattato con grande abilità comunicativa, trovando il riscontro migliore tra la giuria. A loro va un premio in denaro di 500 euro. Alla piazza d'onore invece si è classificato un documentario di Giancarlo Lupo, con il supporto dell'ingegner Sebastiano Giannitto, docente del primo istituto superiore, incentrato sulle stragi di Capaci e via D'Amelio che insanguinarono il 1992.

Un lavoro che si è segnalato soprattutto per la rilevanza del materiale documentaristico assemblato dall'autore. Da mettere in evidenza inoltre una presentazione multimediale, realizzata da due studentesse del primo istituto superiore, incentrata sull'incidenza del racket e del crimine nella società attuale. Una ricerca ricca di dati e statistiche che la giuria ha inteso premiare. Per le scuole medie il primo premio è andato ad una serie di spot, sullo stile della Pubblicità Progresso, realizzato da alcuni studenti dell'istituto comprensivo Vitaliano Brancati". Da segnalare anche un gioco dell'oca sulla legalità, alcuni quadri ed un lavoro corale e grafico che si sono meritati la segnalazione dei giurati del premio. Tano Grasso e Roberto Centaro, nei loro interventi, hanno messo in evidenza l'importanza del valore della legalità, ricordando il sacrificio di Falcone e Borsellino. Presenti in sala anche alcuni esponenti delle forze dell'ordine tra i quali il capitano Russo e il tenente Minutoli della compagnia carabinieri di Noto.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 21-06-2004 - Categoria: Cultura e spettacolo

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