Precisazione su Ernesto Aprile

Precisazione su Ernesto Aprile Dopo un mio commento della scorsa settimana diretto all’operato del Consigliere Ernesto Aprile, circa la sua astensione durante la sera della sfiducia al sindaco Campisi, sono stato da questi contattato per avere con me un confronto ed uno scambio di idee su quanto accaduto. Durante il commento precedente ho evidenziato che non conoscevo personalmente il Consigliere.

Non appena sono sceso in Sicilia ci siamo incontrati sabato mattina 9 giugno in presenza della sua consorte e con grande garbo e correttezza mi ha espresso il suo pensiero sulla politica pachinese. Pur essendo di ideologie diverse alla fine siamo stati convergenti su tante cose e man mano che Lui parlava mi accorgevo come, forse, avevo commesso una gaffe nel fare quel commento.

La sua motivazione per l’astensione altro non era che un forte segnale di protesta verso i vertici del suo e degli altri partiti di centro sinistra che non danno spazio all’intelligenza dei singoli consiglieri che avrebbero voluto manovrare come marionette. Mi ha detto che è sicuramente vero che il Sindaco ha avuto le sue colpe per aver condotto quasi da despota l’intera amministrazione di Sinistra ma è pur vero che egli (Aprile) avrebbe voluto veder all’opera questo Sindaco e la sua ex amministrazione dopo avergli approvato il bilancio e poterlo giudicare almeno ad ottobre.

D'altronde, ha concluso, Lui che votava per ultimo si è astenuto ed il suo voto non ha condizionato l’esito della sfiducia in quanto Basilico e gli altri 7 risaputi avevano votato contro tale atto. Ha inoltre ammesso che da consigliere, in futuro, voterà i vari ordini del Giorno secondo coscienza per il bene del paese e sicuramente non accetterà alcun assessorato od incarico di sottogoverno perché non è a quelli che pensava quando si è proposto a consigliere Comunale di Pachino.

L’esposizione di questi fatti diventa per me un atto dovuto ed è il, minimo che dovevo al Sig. Aprile che, se quanto mi ha esposto corrisponde a verità, si è dimostrato, invece, una persona che si vuole distinguere da tanti politici che intendono la politica solo una questione personale e per questo Aprile, ripeto e ribadisco, a prescindere dalla nostra diversa ideologia politica, ha conquistato tutta la mia ammirazione.

Pasquale Aliffi
Fonte: Pasquale Aliffi il 10-06-2007 - Categoria: Comunicati

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Ringrazio Pasquale Aliffi per la sua disponibilità all'ascolto(dote non comune oggi a Pachino!)e la sua capacità di dialogo.
Da diverse settimane è in atto a Pachino un'azione denigratoria verso la mia persona e verso le mie scelte.
La mia decisione di astenermi dalla sfiducia verso il sindaco Campisi (ininfluente sull'esito del voto!!) ha voluto rappresentare una posizione di dissenso verso un modo di fare politica che non privilegia la città e la sua crescita sociale e culturale.
E' stata una posizione di protesta verso obsoleti sistemi di potere che da troppi anni tendono a privilegiare l'amico e l'amico dell'amico, per ottenere consensi elettorali l'elezione successiva, con un'azione politica personalistica che non contempla il bene collettivo.
Vi siete mai chiesti perchè gli altri comuni progrediscono e Pachino è rimasta indietro?
Credo che la risposta sia sulla bocca di tutti:
il sistema politico pachinese non funziona!!
E allora, una posizione diversa dalle altre, non omologata, che a prima vista può apparire viziata da compromessi e da accordi personali, deve invece senza mistificazioni essere letta per quella che è:Una voce fuori dal coro che spera in una Pachino migliore.
La mia inesperienza politica mi ha portato sicuramente a commettere qualche errore nella fase precedente il voto di sfiducia con la firma apposta sulla mozione presentata(e per questo chiedo pubblicamente scusa alla mia coalizione),ma i miei dubbi su quell'atto li ho sempre avuti e li ho anche esternati,ottenendo solo inviti dal mio partito a dimettermi per lasciare il posto ad un altro soldatino più ubbidiente.
Ecco, allora io voglio difendere la mia scelta che vi assicuro non nasconde seconde verità, ma è frutto di una lunga riflessione e di un modo diverso di interpretare l'azione politica, perchè..... parliamoci chiaro, possiamo cambiare non uno ma dieci sindaci
senza che a Pachino cambi qualcosa!
Occorre cambiare le regole!
E' difficile... ma chi ha a cuore le sorti della città ha il dovere di provarci.
Io ho provato a lanciare un sasso in uno stagno putrido.....spero per la città di non rimanere il solo!!

Ernesto Aprile