Positiva la campagna: "Denunciare conviene"

Il presidente dell'Associazione pachinese anticrimine, Nino Gullotta, stila un bilancio dell'attività dell'Apac che ha da poco tagliato il traguardo del XII anniversario della sua costituzione. "Durante questo anno sociale - dice Gullotta - molto spazio abbiamo dato alla campagna promozionale denominata "Denunziare conviene". Perché ci si renda conto che questo è conveniente bisogna fare in modo che la gente ci creda personalmente e non solo come principio di fondo. E, quindi, devono concorrere diverse condizioni che convincano le persone a denunziare e che devono scaturire dalla credibilità delle istituzioni e da tanti altri fattori, non esclusa la responsabilità delle stesse associazioni antiracket". Gullotta elenca due esempi, di natura diversa, di possibili interventi pubblici. "Sono entrambi veri - aggiunge il presidente dell'Apac - perché sia le critiche che muoverò che gli aspetti positivi corrispondono a ciò che veramente sento. Se vogliamo che la nostra società cambi e migliori, non possiamo essere complici della criminalità con il nostro silenzio. Dobbiamo denunziare, perché solo con la nostra denunzia possiamo aiutare gli inquirenti nel loro lavoro di repressione e di investigazione.

Purtroppo, in questi ultimi anni, abbiamo assistito a delle cose che ci preoccupano. Prima di tutto ad una legislazione sempre di più garantista. Mentre noi chiedevamo delle leggi più sicure e severe, già con il governo di centro-sinistra è nata la così detta legge del "Giusto processo", che rischia di aiutare più il criminale piuttosto di essere uno strumento per il raggiungimento della verità processuale. Con l'attuale Governo, le leggi ambigue e che ci rendono dubbiosi sono aumentate. La rovinosa lotta tra il Governo e la Magistratura rende le istituzioni poco credibili. I processi continuano ad avere dei tempi molto lunghi e sono tanti i delinquenti che escono dalla prigione in tempi invece molto brevi, per cui le vittime se li vedono davanti solo dopo pochi giorni o pochi mesi. Eppure, nonostante tutto, dobbiamo continuare ad avere fiducia e a denunziare". L'Apac fu costituita nel 1992. "Da quell'anno tanti passi avanti sono stati fatti. Mai come quest' ultimo decennio le forze dell'ordine hanno lavorato così efficacemente per debellare cosche, per acciuffare boss noti e meno noti, per mettere a segno tante di quelle operazioni, che hanno visto alla sbarra centinaia di malavitosi chiamati a scolparsi e a provare la loro innocenza. Mai come quest'ultimo decennio, ci sono state così tante denunzie e condanne, anche pesanti, grazie alle denunzie fatte. Abbiamo avuto leggi (anche per merito del nostro attivo contributo) a favore delle vittime di usura e di estorsione. E come non parlare delle dodici associazioni antiracket che ci sono nella nostra provincia, pronte a stare accanto a coloro che si trovano in difficoltà, a coloro che denunziano e che non si troveranno soli ma affiancati da noi". Da ricordare infine la partecipazione, fra gli altri, alla consegna dei premi del concorso sulla legalità del tenente colonnello dei carabinieri Francesco Bonfiglio (comandante provinciale), di Tano Grasso.

S.T.
Fonte: LaSicilia.it il 23-06-2004 - Categoria: Cronaca

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