Portopalo, è scontro fra Mirarchi e Chiaramida

PORTOPALO - Battaglia a colpi di conferenze stampa incrociate nello scenario politico del paese più a sud d'Italia. Oggetto del contendere è la diatriba tra il segretario locale dei Ds Antonio Chiaramida e l'assessore al personale Mirarchi. Dopo varie schermaglie a mezzo stampa a rompere gli indugi è stato il segretario diessino che ha affermato: «Denuncio la situazione di vero terrore instaurata dall'assessore al personale che arriva ad invitare gli agenti della polizia municipale a multare qualsiasi automobile si trovi anche minimamente fuori posto, cosa che mi consta anche personalmente. Non credo che in nessun paese l'assessore abbia l'autorità di eliminare la discrezionalità necessaria di chi espleta per professione la funzione di vigile urbano». Chiaramida replica anche al sindaco Cammisuli che nei giorni scorsi aveva difeso l'assessore. «Il fatto che Mirarchi lavori 12 ore al giorno importa poco, -ha affermato il segretario diessino- quando si riscontra un protagonismo gratuito. A Cammisuli ricordo che non più tardi di un anno fa Mirarchi con lettera aperta definiva il sindaco non autentico ed il suo operato come ripugnante la coscienza morale e civile, ed il 17 giugno 2005 Mirarchi annunciava la sua candidatura a primo cittadino». Sulle dichiarazioni rese da Mirarchi ha poi affermato: «Non è possibile che io mi sia complimentato con lui poiché non ci parliamo da almeno due anni. Mi chiedo se, quando arriveranno in estate i turisti, Mirarchi continuerà con questi metodi militari. Sono convinto che Portopalo rimarrà deserta». A stretto giro di posta è arrivata la replica di Mirarchi.

«Mi accusano di essere troppo rigido? Ma io sono solo al 30% delle mie potenzialità! Non c'è nessun terrore ma solo pianificazione e sviluppo dell'operatività. Le regole sono solo un mezzo di libertà. Piuttosto, -ha continuato- mi chiedo come mai i Ds prima apprezzavano i miei modi di fare ma la loro opinione è cambiata solo quando ho definito stolta e distorcente la loro linea politica criticando le loro posizioni di sostegno al presidente Burgaretta. Dove sono andate a finire i complimenti del diessino Petralito e del capogruppo di opposizione Elivio Taccone? Se il segretario dei Ds vuole interessarsi di cosa accade nella casa municipale perché non chiede di fare luce sulle indagini che la procura sta svolgendo nei confronti di alcuni funzionari. Non ritiene poi, -ha concluso Mirarchi- che ad interessarsi della gestione dei vigili (che costano mezzo miliardo di lire a fronte di entrate di pochi milioni di multe) ci sia un conflitto di interessi visto che lui è fratello di un vigile?» Ad intervenire sulla questione è poi stato anche il vicesindaco Michele Taccone che in un comunicato ha affermato: «Le recenti affermazioni di Chiaramida sono solo volte ad ottenere visibilità nei mezzi di informazione. Il clima di terrore è solo quello che alberga nella sinistra che ha perso il consenso popolare nonostante cerchi di restare a galla».

Sa.Mar.
Fonte: LaSicilia.it il 27-01-2006 - Categoria: Politica

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