Portopalo, pesca del novellame "Così si distrugge l'ecosistema"

PORTOPALO - (sedi) "E' stata siglata la distruzione dell'ecosistema marino". Questo il grido disperato dei pescatori di portopalesi, contro il decreto della Regione che autorizza la pesca del novellame per sessanta giorni, firmato dall' assessore Carmelo Lo Monte. "Un decreto del genere - afferma un pescatore - sancisce la fine della pesca nei nostri mari. Non credo si debbano chiamare in causa gli scienziati (come ha dichiarato di recente Lo Monte, giustificando la scelta delle Regione ) per rendersi conto dello scempio che si sta consumando ai danni della fauna marina. La pesca a strascico fa letteralmente scomparire sgombri, alici e acciughe così da far allontanare i tonni e i pesce spada che preferiscono la costa nordafricana". Con la conseguenza che, oltre a permettere una sfasatura dell'ecosistema marino, i pescatori di Portopalo e Marzamemi sono costretti a rimanere a terra perch‚ le loro esche rimangono vuote.

Pare che la costa portopalese sia frequentata da numerosissime imbarcazioni da strascico, da contrada Canalizzo - Pizzuta si può osservare tutti i giorni lo spettacolo che offrono, provenienti da Trapani, Palermo e Catania, che contribuirebbero, così, ad un sovraffollamento che creerà danni irreparabili per i prossimi anni ai mari dell'isola. Sono veri e propri segnali di una richiesta di aiuto, quelli rivolti alle autorità competenti dai pescatori, che chiedono anche al sindaco Fernando Cammisuli e a tutta l'amministrazione comunale di intervenire per tutelare la pesca a Portopalo di Capo Passero.

Sebastiano Diamante
Fonte: GDS.it il 04-03-2005 - Categoria: Economia

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Questa è l’ennesima conferma dell’arrogante politica palermitana che rimarca la sudditanza a cui siamo doverosamente soggetti anche grazie alle garanzie , alla timidezza , alla fedeltà e all’incapacità che i politici locali sono brillanti a farsi riconoscere. Se da una parte si vuole intervenire a ridurre i danni di alcuni tipi di pesca incentivandone la demolizione delle motobarche, dall’altra, ogni anno, assistiamo ad un vero e proprio danno ambientale ed ironicamente ad uno stillicidio che porterà alla fine ingloriosa della flotta peschereccia delle nostre comunità. Come operatore di un’ attività ecocompatibile e presente in molte realtà legate al turismo blu , posso confermare che siamo quasi ad un punto di” non ritorno” e sarei disposto a portare sott’acqua l’assessore Carmelo Lo Monte con tutto il suo staff scientifico se fossi sicuro di avere a che fare con soggetti in grado di comprendere la realtà dei fatti e il significato del monitoraggio scientifico e dei dati che se ne dovrebbero trarre , se il tutto fosse condotto con etica professionale. Vorrei ricordare, solo per rendere chiara l’idea , che per altre tipologie di indagini scientifiche da parte delle commissioni incaricate dal governo palermitano sono state date le concessioni alla Panther Oil in aree di interesse comunitario. Ora viene il dubbio: siamo veramente di fronte a delle commissioni scientifiche tali da meritarsi questo aggettivo? Siamo sicuri che i nostri rappresentanti politici , oltre ad averne voglia , siano in grado di documentarsi ed intervenire in merito? O forse , a causa del novellame cinese che invade il nostro mercato ed i nostri ristoranti tutto l’anno, hanno dedotto che per il momento non è il caso di preoccuparsene .In ogni caso non disperate perché Portopalo ha un assessore alla pesca molto attento che se non si lascia prendere dall’emozione e dagli attacchi di gastrite forse qualche cosa riuscirà a farla , magari a proporre nuove ricette sul novellame da offrire in occasione della prossima sagra del pesce.

Alberto Rabito titolare del centro di immersione Nausicaa
Geologo e sommozzatore scientifico