Portopalo, il Terzo mondo è in via Maucini dove mancano le fogne e l'acqua potabile

PORTOPALO - L'esponente della Democrazia Cristiana, Giuseppe Mirarchi, denuncia le peripezie che la sua famiglia e tutti i residenti in via Maucini, a Portopalo, devono affrontare per l'approvvigionamento quotidiano dell'acqua potabile.
L'esponente della Dc, in una circostanziata lettera, descrive i numerosi disagi causati dalla mancata realizzazione delle opere primarie e, senza alcuna reticenza, evidenzia la sua indignazione. «I residenti di via Maucini - scrive Giuseppe Mirarchi - sono considerati cittadini di serie B. In tale arteria, infatti, l'acqua potabile è una chimera così come la rete fognaria. Spinti dalla necessità i residenti di via Maucini vanno peregrinando lungo le vie del comune alla ricerca di qualche fontanella. Considerato l'elevato fabbisogno di acqua per ogni famiglia, i componenti di ognuna di essa sono dunque costretti a fare rifornimento con grossi bidoni. «Il disagio che ne deriva è dunque facilmente immaginabile.

Tutti i colloqui avuti con il personale di competenza non hanno avuto alcun risvolto. Non solo. Ma addirittura c'è stato un tecnico comunale che ha sminuito la portata del disservizio ritenendolo quasi usuale. «Certo è che se l'acqua potabile fosse mancata dalle abitazioni del sindaco, dell'assessore di competenza e del predetto tecnico il servizio sarebbe stato ripristinato a tempo da record. La rete fognaria poi è inesistente. Un fatto inaudito ai tempi nostri ed in una società che suole definirsi civile. Non comprendo cosa ci sia alla base di questa disparità di trattamento fra i residenti di uno stesso comune. «Un trattamento iniquo - prosegue la nota - non imputabile alla negligenza dei residenti, in regola con il sistema tributario. Nonostante questa zona sia dimenticata, paghiamo regolarmente gli oneri di urbanizzazione, l'imposta comunale sugli immobili e tutte le altre tasse».

Lucia Corsale
Fonte: LaSicilia.it il 06-11-2003 - Categoria: Cronaca

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