Pomodorino dalla «Tomato Conference» nuove frontiere

Pomodorino dalla «Tomato Conference» nuove frontiere PACHINO - La recente "Tomato Conference" svoltasi nel territorio ricompreso tra Vittoria, Scicli e Pachino ha aperto nuove frontiere per il pomodorino. Ad essere poste sotto i riflettori non sono state solo strategie di mercato e tutela della produzione, ma anche nuove sperimentazioni e la presentazione di varietà innovative di pomodoro che le imprese sementiere hanno selezionato. L'obiettivo è di reintrodurre sul mercato antiche varietà di pomodoro in modo da recuperare i sapori tradizionali della cucina mediterranea oltre che proporre nuove strategie di business per incrementarne il consumo. Il progetto dunque è dare "ad ogni piatto il suo pomodoro". "Duné o mini San Marzano" come sapido e gustoso antipasto, "Arawak cuore di bue" ideale da degustare con la mozzarella, "Ikramito" come equilibrato e dolce pomodorino da consumare sia cotto sia crudo, "Eugenia riccio bolognese" dalla grande consistenza e particolarmente adeguato per condire piatti di pasta asciutta. Le anzidette varietà sono solo alcune delle novità presentate durante la visita ai campi prova della Sicilia meridionale ubicati nella zona di Pachino e di Vittoria.

Le sementi di queste e di altre varietà innovative oltre alle tipologie classiche ampiamente sperimentate e passate alla grande produzione nelle imprese delle zone del pachinese saranno in vendita tra poche settimane nel circuito della grande distribuzione. Varietà di pomodori che rispondono ad una esigenza di differenziazione sulla base del gusto e di una segmentazione sempre più in grado di incontrare le preferenze dei consumatori. D'altra parte il consumo di pomodoro è sensibilmente aumentato negli ultimi anni e grandi chef come anche esperti nutrizionisti ne esaltano le qualità sia per il gusto che per il valore microbiologico e nutritivo. Carlo Cannella, professore di Scienza dell'Alimentazione alla Sapienza di Roma, ed ospite d'eccezione della Tomato Conference 2005 ha insistito molto sulle qualità salutistiche del pomodoro, rimarcando il fatto che per beneficiare del suo contenuto di licopene (carotenoide inibitore del carcinoma prostatico e di altri tumori) e della tomatina (composto organico in grado di equilibrare la flora batterica) occorre inserire questo alimento tra quelli da consumarsi con alta frequenza nella propria dieta. Inoltre Giuseppe Nocca, docente di nutrizione, ha presentato studi condotti sul gusto di diverse varietà di pomodoro, arrivando a sviluppare un vero e proprio "aromagramma" grafico che raccoglie e mette in relazione tra loro i parametri relativi a dolcezza, acidità, farinosità, croccantezza, fruttato e sapidità. Tutti parametri che i grandi chef potranno tenere in considerazione per proporre nuovi approcci con il pomodoro tra i fornelli.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 06-06-2005 - Categoria: Economia

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