Poche risorse per la nuova "manovra economica"

Poche risorse per la nuova "manovra economica" PACHINO - Chiusa la crisi amministrativa con il radicale rimpasto che ha visto mutare radicalmente la geografia politica pachinese, ma le beghe politiche sembrano avere ceduto il passo ai problemi amministrativi. L'attenzione degli amministratori pachinesi si è ora spostata sui problemi che affliggono non poco la città. Primo fra tutti ad essere attenzionato è il problema economico. Come più volte pubblicato dal nostro giornale la situazione economica pachinese non è delle più rosee, e nei giorni scorsi sono state numerose le riunioni politiche e tecniche per affrontare i problemi degli ultimi mesi del 2004. All'ordine del giorno sono le variazioni di bilancio che permettono di ridare ossigeno ad alcuni capitoli di spesa rimasti vuoti. Purtroppo le notizie trapelate dal palazzo di città non sono ottimali. Pare, infatti, che a fronte di una previsione di una somma pari a circa 500 mila euro disponibili, la liquidità su cui poter contare sia notevolmente inferiore e si aggirerebbe intorno ad una cifra di 340 mila euro, cifra soggetta inoltre ad ulteriori tagli e sui quali l'ufficio ragioneria pare stia lavorando alacremente. Il ridimensionamento delle somme disponibili sembra preoccupare non poco la nuova squadra assessoriale, partita con ben altre speranze, ma ora chiamata a stringere e non poco la cinghia.

Dei 340 mila euro inoltre alcune spese risulterebbero obbligate per far fronte ad alcuni settori. Si sa infatti che almeno 100 mila euro saranno assorbiti dall'assessorato ai servizi sociali che deve provvedere alle rette dei minori ricoverati in istituti o case famiglia e tutto ciò va fatto con le somme in bilancio. Altra spesa obbligata è quella relativa all'adeguamento delle strutture scolastiche che rischiano la chiusura se non saranno on regola con le normative sulla sicurezza e per il quale gli uffici municipali hanno prospettato una spesa di circa 70 mila euro. Ad incombere sono poi le feste natalizie, perchè la casa municipale, anche in tempi di ristrettezze economiche pare non intenda rinunciare alla tradizionale coreografia natalizia e ad un minimo di manifestazioni che allietino i pachinesi. Il problema economico sembra avere anche dei risvolti politici. Della situazione economica si è discusso infatti ieri sera in una riunione in casa Alleanza nazionale. Pare infatti che gli assessori in quota An abbiano relazionato circa le modalità ed i metodi di ripartizione e di spesa delle cifre. Intanto dal punto di vista della tenuta della maggioranza nessuno fa valutazioni. "E' ancora presto, -ha commentato l'Udc Cicciarella- e solo più avanti, quando si avrà il polso effettivo della situazione e si uscirà dall'ordinaria amministrazione sarà possibile valutare opportunamente.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 13-11-2004 - Categoria: Politica

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Ci risiamo. A cosa?

Cosa si riuscirà a fare in questo stupendo ed ineguagliabile paese con neppure 700 milioni che saranno solo necessari per le spese obbligatorie? qualcosa si farà, e certamente come lascia intendere un passaggio dell'articolo non si vorrà rinunciare alle spese assolutamente opportune e necessarie per le coreografie per il Natale e capo d'Anno!

E speriamo che saranno dati i contributi di fine anno alle associazioni,prelevate dall'apposito capitolo di bilancio. Perchè se Rinascita ha dato quello che prevede il capitolo e le leggi regionali, ora non si potrà dare quanto stabilisce la legge sui servizi sociali.
La mancanza di Rinascita da questa amministrazione è quanto di pù sbagliato si sia potuto fare a Pachino.
Rinascita rappresenta, in ambito comunale, il primo partito dei pachinesi. E se la democrazia ha una sua coerenza questa estromissione è contro natura e contro la legge. Chi ha potuto fare di peggio di questi partiti della C.D.L.?
Beh c'è da ricordare che anche nella passata amministrazione una parte della sinistra era fuori dalla giunta e dal consiglio comunale. Ma come tutti ricorderanno chi riusci ad accalappiarsi lo scranno di assessore ai lavori pubblici per farsi esclusivamente i fatti suoi se ne fregava altamente del fatto che rappresentava un partito e una socialit di appena 440 voti e non consapevole del danno che faceva a se stesso e alla sinistra nel suo complesso non ebbe esitazione a legarsi alla sedia del Sindaco. Tanto che la prima ed unica determina del Sindaco per allontanare chi tirava pugni sul tavolo per portare avanti esclusivamente i suoi progetti: è stata quella. Dove effettivamente venne a mancare la fiducia personale fra il sindaco ed un suo assessore!! Meditate su questo che è meglio!!!

Cordiali Saluti. Spiros