Pit 9, duro scontro

Pit 9, duro scontro PACHINO - Non si placano le polemiche in merito alla perdita dei fondi comunitari relativi al Pit 9 denominato “Fascia Costiera” che prevedeva la riqualificazione di un'ampia parte del territorio nella zona a ridosso della frazione di Marzamemi. Al danno dovuto alla perdita del finanziamento pari a circa 2 milioni e seicento mila euro infatti rischia di aggiungersi anche la beffa. Secondo l'ex vicesindaco ed ex assessore ai lavori pubblici Michelangelo Blandizzi infatti il comune potrebbe ora essere chiamato a pagare una sostanziosa somma a titolo di multa per non avere portato a compimento, dopo essere stato aggiudicatario dei fondi, l'iter progettuale data la presenza “di una criticità, -come si legge dal decreto di revoca pubblicato nella gazzetta ufficiale n. 1 pubblicata il 4 gennaio- relativa alla mancata acquisizione della valutazione di incidenza da parte del servizio Via-Vas del dipartimento regionale territorio”. “Il finanziamento dei fondi Pit ed in genere di tutti i fondi comunitari, -ha affermato Blandizzi- funzionano in base ad un preciso meccanismo in base al quale è necessario rendicontare sui fondi spesi o da spendere. Perdendo le somme che erano state stanziate a favore del progetto pachinese si è turbata la graduatoria e per questo viene inflitta una penalità maggiorata delle spese di progettazione”

Per l'ex vicesindaco oggi all'opposizione inoltre i motivi della revoca non sono addebitabili solo alla mancata produzione dei documenti richiesti, ma soprattutto ai ritardi dovuti ad una fase di stallo che paralizzò nei mesi scorsi l'ufficio tecnico. “Cito testualmente da quanto detto nel decreto di revoca, -ha continuato Blandizzi- che nonostante la nota dell'aprile 2007 trasmessa dal comune di Pachino al dipartimento regionale della programmazione con la quale venivano trasmesse delle osservazioni all'avvio del procedimento di revoca, da queste osservazioni non si prefiguravano tempi certi per il completamento delle procedure approvative. Da ciò si evincono due cose, la prima è che il comune era già a conoscenza del procedimento di revoca, e la seconda che non ha saputo bloccare l'iter dimostrando di essere in grado di spendere le somme in tempi brevi, e ciò perché le condizioni degli uffici erano di completa paralisi e addirittura chiusi al pubblico. Circa la sostanziosa perdita del finanziamento, sarà mia cura fare un preciso esposto alla Corte dei Conti”. Alle accuse di Blandizzi ha replicato il responsabile unico del procedimento Corrado Malandrino che nei giorni scorsi era intervenuto sull'argomento per dimostrare, carte alla mano, che il suo ufficio e la casa municipale avevano fatto tutto quanto era possibile per salvare i fondi. “Non c'è nessuna penalità da pagare, -ha affermato il funzionario della casa municipale, poiché le multe vengono assegnate quando le somme stanziate non vengono spese. In questo caso la Regione non ci ha dato neanche la possibilità di spenderle o di spenderle male, ma semplicemente ha revocato il finanziamento. Chi sostiene il contrario è disinformato. Siamo stati diverse volte a Palermo per cercare di salvare il finanziamento persino insieme ai progettisti ma non c'è stato nulla da fare. Blandizzi stesso da ex assessore sa bene come stanno i fatti e che persino l'ex commissario straordinario Turriciano che conosceva a menadito gli uffici regionali si rese conto delle difficoltà che il finanziamento incontrava”.

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 07-01-2008 - Categoria: Cronaca

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LEGGI E DECRETI PRESIDENZIALI


DECRETO PRESIDENZIALE 27 agosto 2007.
Revoca dell'ammissione a finanziamento dell'intervento n. 12 compreso nel P.I.T. n. 9 relativo alla misura 1.11 del P.O.R. Sicilia 2000/2006.


IL PRESIDENTE DELLA REGIONE

Visto lo Statuto della Regione;
Viste le leggi regionali 29 dicembre 1962, n. 28 e 10 aprile 1978, n. 2;
Vista la legge regionale 19 maggio 1988, n. 6, relativa all'attuazione della programmazione in Sicilia;
Vista la legge regionale n. 10 del 17 maggio 2000;
Vista la legge regionale n. 7 del 2 agosto 2002;
Visto il regolamento CE n. 1260/99 del Consiglio del 21 giugno 1999, recante disposizioni generali sui fondi strutturali;
Visto il Quadro comunitario di sostegno per le regioni italiane dell'obiettivo I (2000-06) sez. 3.10 e 6.4.7, approvato con decisione C (2000) 2050 dell'1 agosto 2000;
Visto il Programma operativo regionale Sicilia 2000/ 2006, approvato con decisione C (2000) 2346 dell'8 agosto 2000 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il Complemento di programmazione del P.O.R. Sicilia 2000/2006, adottato con deliberazione della Giunta regionale n. 149 del 21 marzo 2001 e successive modifiche ed integrazioni;
Visto il D.P.R. n. 94-segr. D.R.P. del 18 giugno 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 39 del 21 agosto 2002, con cui è stata approvata ciascuna delle graduatorie di merito dei P.I.T., articolate per territorio provinciale, e contestualmente l'ammissione a finanziamento di ciascun P.I.T. utilmente collocato in graduatoria;
Visto il D.P.R. n. 175 del 4 novembre 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 9 del 21 febbraio 2003, con il quale si è proceduto alla rideterminazione degli importi da ammettere a finanziamento per ciascun P.I.T., utilmente collocato in graduatoria, fermo restando l'approvazione di ciascuna delle graduatorie di merito dei P.I.T., articolate per territorio provinciale, di cui al citato D.P.R. n. 94/02;
Visto l'accordo sottoscritto tra l'AdG del P.O.R. Sicilia ed il soggetto coordinatore del P.I.T. n. 9 "Ecomuseo del Mediterraneo", nell'ambito del quale è stato individuato il collegio di vigilanza quale sede nella quale sono esercitati la vigilanza ed il controllo sull'esecuzione dell'accordo stesso e quale sede deputata all'applicazione delle sanzioni per inadempimento previste dall'accordo, fra queste compresa l'adozione del provvedimento di revoca del finanziamento concesso;
Considerato che nella sessione del collegio di vigilanza del 4 dicembre 2006, con riferimento all'intervento n. 12 del P.I.T. n. 9 denominato "Valorizzazione, recupero e tutela ambientale della fascia costiera compresa tra Marzamemi e Portopalo di C.P.", era stata esplicitata una criticità relativa alla mancata acquisizione della valutazione di incidenza da parte del servizio II V.I.A.-V.A.S. del dipartimento regionale territorio;
Vista la nota n. 6740 del 27 marzo 2007 trasmessa dal dipartimento regionale della programmazione al sindaco del comune di Pachino (tramite raccomandata A/R) e, per conoscenza, al soggetto coordinatore del P.I.T. n. 9, al responsabile della misura 1.11 del P.O.R. Sicilia 2000/2006 ed all'ufficio di Gabinetto del Presidente della Regione, relativa alla comunicazione dell'avvio del procedimento di revoca dell'ammissione a finanziamento dell'intervento n. 12 denominato "Valorizzazione, recupero e tutela ambientale della fascia costiera compresa tra Marzamemi e Portopalo di C.P.", ricadente nel P.I.T. n. 9, misura 1.11 del CdP, con la quale è stato assegnato il termine di giorni 15 dalla data di ricezione della stessa per la trasmissione di eventuali osservazioni;
Vista la nota n. 6864 del 28 marzo 2007 al Presidente della Regione, con la quale il dipartimento regionale della programmazione ha, fra l'altro, rappresentato l'avvio di ulteriori procedimenti di revoca, tenuto conto della specificità degli interventi da revocare;
Vista la nota n. 11552 dell'11 aprile 2007 trasmessa dal comune di Pachino al dipartimento regionale della programmazione, con la quale venivano trasmesse osservazioni alla nota n. 6740 di avvio del procedimento di revoca, che comunque non prefigurano la definizione di tempi certi per il completamento delle procedure approvative;
Considerato che, nella suddetta nota di avvio del procedimento di revoca, trattandosi di intervento prioritario di 1° livello, è stato evidenziato che "l'attuazione dei restanti interventi prioritari di primo e secondo livello (P1 e P2) del P.I.T. lascia denotare un buon livello di avanzamento procedurale, e che pertanto gli stessi possano comunque garantire il raggiungimento delle azioni essenziali del progetto";
Vista la nota prot. n. 58083 del 2 agosto 2007 trasmessa dal dipartimento territorio, con la quale, relativamente agli interventi a valere sulla misura 1.11, il dirigente generale individua, con riferimento agli interventi oggetto dell'avvio di procedimento di revoca, quelli le cui criticità sono state superate e per i quali provvederà all'emissione dei provvedimenti di finanziamento tra i quali non sono ricompresi gli interventi oggetto del presente provvedimento di revoca;
Considerato che, ai sensi dell'art. 11 bis della legge regionale n. 10/91 e dell'art. 2, comma 3, della medesima legge, deve provvedersi alla conclusione del procedimento di revoca avviato con le note citate;
Considerato che le risorse derivanti dalla revoca di cui al presente decreto restano nella disponibilità della misura 1.11 del CdP;
Ritenuto, pertanto, di dover procedere all'adozione del relativo provvedimento di revoca per l'intervento di cui al presente decreto;


Decreta:



Art. 1

Per i motivi indicati in premessa, è revocata l'ammissione a finanziamento per il sottoelencato intervento, di cui al D.P.R. n. 94-segr. D.R.P. del 18 giugno 2002, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 39 del 21 agosto 2002, e successive modifiche ed integrazioni., compreso nel P.I.T. n. 9 "Ecomuseo del Mediterraneo":
- intervento n. 12 "Valorizzazione, recupero e tutela ambientale della fascia costiera compresa tra Marzamemi e Portopalo di C.P." ricadente nel comune di Pachino - importo € 2.659.753,00 - misura 1.11 del CdP del P.O.R. Sicilia 2000/2006.


Art. 2

Le risorse derivanti dalla revoca dell'intervento di cui al presente decreto, ammontanti complessivamente ad € 2.659.753,00, restano nella disponibilità della misura 1.11 del CdP del P.O.R. Sicilia 2000/2006.


Art. 3

Il presente decreto sarà inviato alla ragioneria centrale per il successivo inoltro alla Corte dei conti ai fini della registrazione e successivamente alla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana per la pubblicazione.
Il presente decreto sarà inoltre pubblicato sul sito internet ufficiale del P.O.R. Sicilia 2000/2006 www.euroinfo sicilia.it.
Avverso il presente provvedimento è possibile presentare ricorso entro 60 giorni al T.A.R. Sicilia ovvero ricorso straordinario, entro 120 giorni, al Presidente della Regione siciliana.
Palermo, 27 agosto 2007.
CUFFARO



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Registrato alla Corte dei conti, sezione controllo per la Regione siciliana, addì 17 ottobre 2007, reg. n. 1, Presidenza della Regione, fg. n. 157.
(2007.49.3536)101


fonte:http://www.gurs.regione.sicilia.it/gazzette/g08-01/g08-01-p22.html
Purtroppo le leggerezze si pagano. In questo caso, molto caramente.
Proprio un anno fa, di questi giorni, rilevavo tra la corrispondenza dell'ufficio tecnico, una nota da parte della regione siciliana che avvisava il comune di Pachino sulla possibilità di revoca del finanziamento del PIT a causa di carenze documentali. La nota successiva ebbi modo di leggerla tra marzo e aprile 2007. Cioè 2-3 mesi dopo la ricezione della precedente comunicazione. Nel frattempo si tentò di riavviare una procedura che sembrava già abbastanza compromessa, ma ci si scontrò contro il muro di gomma che era l'allora ufficio tecnico. Gestito secondo i voleri del sindaco che impose un dirigente che creò, a torto o a ragione, ma il risultato fù tale, la paralisi del settore dei lavori pubblici.
Più volte fu chiesto di attenzionare tale problema ma sembrava di parlare ad un sordo. A nulla valsero le continue richieste di revisione degli assetti organizzativi. Il sindaco fu irremovibile e su quella vicenda, e su altre, si bloccò la stagione amministrativa del centrosinistra. Una situazione che, quindi, a mio parere, aveva ed ha responsabilità ben precise, a cominciare da chi non ha saputo organizzare come si deve il settore tra i più delicati del comune. ecco che la leggerezza si trasforma in colpa, ed anche grave. Solo dopo diversi mesi il dirigente cambia, ed ancora non abbiamo saputo il vero motivo della sostituzione. Certamente non sono estranei al defenestramento i nuovi simpatizzanti del sindaco. Quelli che sanno parlare meglio alle orecchie del primo cittadino.
Noi, fessi, discutevamo di programmi e progetti politici ed amministrativi di centrosinistra. Questi.....non lo so.
Comunque, detto questo, non si può che ribadire che la causa della perdita del finanziamento è tutta del vertice politico-amministrativo che non ha saputo gestire correttamente ciò che già aveva pronto da fare.

Dire, quindi, che il comune ha fatto tutto il possibile, che la colpa non è di questa amministrazione e neppure delle precedenti, poi, oltre che falso è anche irriguardoso. E' ingiurioso nei confronti dei cittadini pachinesi che leggono simili castronerie. Direbbe Totò, grande filosofo del secolo scorso, "stai a vedere che la colpa è proprio delle amministrazioni prossime venture, quelle che ancora devono arrivare ?!!?"
Concludo con una considerazione amara, molto amara. Constatando il modo di fare di alcune persone, vorrei ricordare a questi, che Pachino è si il paese del vento, ma non per questo dobbiamo esserne banderuole.
Saluti.

P.S. a tale proposito vorrei ricordare a chi legge, che sempre nello stesso periodo si parlava di un'altro finanziamento, regionale, a proposito della strada a monte di Marzamemi. Bloccata da una misera lettera di richiesta di acquisizione di una strada provinciale.
Spero che almeno quella venga realizzata, non auspico neppure che tale importantissima opera venga annullata dall'insipienza di chi non è all'altezza del compito assegnatogli. In quel caso di chi sarà la colpa ?
Bene ha fatto SPIROS a pubblicare il Decreto di revoca che letteralmente indica le date in cui l'Ass. Reg. ha scritto al Sindaco del Comune di Pachino che aveva assegnato la rubrica "Lavori Pubblici" al Sig. Michelangelo Blandizzi che, nominato il 03 luglio 2006 è rimasto in carica sino al 13 aprile 2007 allorchè insieme ad altri 4 Assessori si dimisero appena il Sindaco si rifiutò di sottoscrivere il DICKTAT sottopostogli dai consiglieri comunali "golpisti".

Nei fatti il Decreto Regionale mette a nudo la grave e grande responsabilità di chi RIFIUTO' di lavorare, per incapacità propria, a risolvere i problemi della Città!!!

Infatti il Sindaco, nell'immediatezza degli accadimenti, denunciò il tentativo di ricatto politico perpetrato dai consiglieri comunali di RINASCITA (Blundo, Gambuzza e Baglivo), la MARGHERITA (Petralito), SDI (Viola), DS (Bruno) con un manifesto, con dichiarazioni ai giornali ed in Consiglio Comunale. A gran voce il Sindaco accusò le responsabilità degli Assessori dimissionari che oltre a ciò lasciarono il Bilancio sbilanciato di 2,6 milioni di Euro e produssero un grande ritardo in tutti gli atti amministrativi collegati ad esso.

Il Decreto fotografa il periodo di grave carenza in cui l'Assessore Blandizzi non operò (luglio 2006 - aprile 2007) e per sua colpa che oggi c'è il decreto di revoca dove c'è scritto:

"Vista la nota n. 6740 del 27 marzo 2007 trasmessa dal dipartimento regionale della programmazione al sindaco del comune di Pachino (tramite raccomandata A/R) e, ..., relativa alla comunicazione dell'avvio del procedimento di revoca dell'ammissione a finanziamento dell'intervento n. 12 denominato "Valorizzazione, recupero e tutela ambientale della fascia costiera compresa tra Marzamemi e Portopalo di C.P.", ricadente nel P.I.T. n. 9, misura 1.11 del CdP, con la quale è stato assegnato il termine di giorni 15 dalla data di ricezione della stessa per la trasmissione di eventuali osservazioni;..."

Quindi, in conclusione, il Blandizzi accusa se stesso dell'incapacità di gestire l'Assessorato e vorrebbe rivoltare la brutta frittata che ha fatto gettando le chiavi del Comune di Pachino ai piedi del Sindaco.

Giuseppe Cambareri (Componente Staff Sindaco)
Egr.Sig. Borgh, n.q. di ex Assessore,
come d'abitudine mischi 99 verità con 1 bugia....!
Ciò è di derivazione dei quei servizi di cui un grande continuatore seppure cerchi di nasconderlo per via del maquillage in corso d'opera.

Le verità sono quelle che nell'U.T.C. non c'era un ambiente collaborativo ma ciò era acceso e fomentato dal Sg. ex assessore Michelangelo Blandizzi che subito appena nominato ebbe a confidarmi che lui sapeva come fare risparmiare all'Ente lo stipendio dell'ING. CAPO ed io, incredulo, gli chiesi quale fosse la soluzione valida!

Io, mi disse, io sono in grado di fare sia l'Assessore ai lavori pubblici, sia di sostituire l'Ing. Capo, la mia preparazione nel campo amministrativo ed urbanistico è tale che posso benissimo farne a meno.

Io, sempre più dubbioso delle sue dichiarazioni, se cioè dicesse quelle cose sul serio o si volesse burlare di me, riferii a qualche amico questa discussione fatta dal Sig. Blandizzi e questi mi indicò un quadro appeso all'ultimo piano del Palazzo Comunale nel quale vi è planimetria che indica la via di fuga ed è sottoscritto con questo timbro: "P.I. Ing. EurEca" o qualcosa di simile che ora forse ricordo in modo impreciso ma che è verificabile da chiunque voglia avere l'esatta dimensione della professione esercitata dal suddetto Sig. Michelangelo Blandizzi...!!!

Ora, che tu voglia difendere questo ex-Assessore perchè appartiene, penso ancora per poco tempo, al tuo partito (PD), lo capisco, ma che tu voglia attribuire le sue responsabilità di quello che accadeva all'Ufficio Tecnico al Sindaco o peggio ancora all'ing. Piero Drago, allora sostengo che sei in perfetta mala fede perchè sai benissimo che le competenze dell'ing. capo nel PIT n. 9 Ecomuseo del Mediterraneo sono totalmente assenti essendo poste in capo all'architetto redattore del progetto unitamente al R.U.P.
Il RUP che vuol dire RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO, CONOSCE BENE LO STATO DELLA PRATICA ED HO LETTO LE SUE MOTIVAZIONI CHE CREDO SINCERE E VERE...!!!

Pertanto, che tu ti scagli con accuse non vere ed infondate verso il Sindaco e l'ex Ing. Capo non depongono in tuo favore, anzi dovresti ... non lo dico perchè il rossore non sai cosa sia..., quindi è inutile dirtelo !!!

Giuseppe Cambareri (componente Staff Sindaco)
Egregio Sig. Cambarei, n.q.di componente staff sindaco (sei il suo portavoce ?)
come al solito, non puoi miscare proprio nulla perchè i fatti sono fatti.
E' indubbio che la pratica del pit 9 si è bloccata nel primo semestre dell'anno 2007. Ma certo non per colpa mia. E non lo dico perchè voglio processare qualcuno (c'è già qualcun altro che ci sta pensando), ma perchè le responsabilità sono personali e non si può mescolare la seta con gli stracci.
Io, come gli altri assessori della giunta in cui ero presente, per senso di responsabilità, nei confronti della politica, ma soprattutto della città di pachino, mi sono dimesso perchè non ero in grado di svolgere il ruolo istituzionale che ricoprivo. E non ero in grado perchè il sindaco non metteva, non tanto me, quanto l'intera giunta e coalizione che lo ha seduto su quella sedia (te compreso, vorrei ricordarti), in condizione di lavorare. Il suo modo di operare, organizzando (si fa per dire) l'ufficio tecnico a quel modo, ma se vuoi anche il settore tributi,è stato tale da portare al collasso i perni amministrativi dell'amministrazione. A cominciare dal dirigente del settore lavori pubblici. Sappiamo tutti come si divertiva il nostro caro primo cittadino quando apostrofava il buon Drago dicendogli che tutti noi volevamo fargli la festa, volevamo la sua testa. E che invece, lui, manteneva al timone dell'UTC, in barba agli scogli e ai naufragi che poi, puntualmente, si sono verificati. E' vero oppure no, che la diatriba tra il tale ingegnere e il rup del pit aveva assunto toni quasi da tribunale ? (mi pare esista una corposa corrispondenza che potrebbe, benissimo, diventare un bestseller umoristico, per le cose che si leggono).
Con la naturale conseguenza che le varie opere pubbliche da potere portare avanti sono rimaste, semplicemente, paralizzate e la regione, bontà sua, non ce l'ha perdonata.
Spostare il tiro dalla dilettantesca organizzazione dell'ufficio (e voglio pensare bene) alle responsabilità di Blandizzi, di cui non sono e non sarò certamente paladino, è ridicolo.
La realtà vera e verissima, pur triste nella sua drammatica attualità, è che la persona scelta per svolgere il ruolo di amministratore capo del comune è la meno adatta che si poteva trovare e i pachinesi, come altre volte, cari Luca e Daniele, si sono fatti infinocchiare per bene.
E la responsabilità, contabile e politica, per non aver saputo dare un progetto da 5 miliardi di vecchie lire, a Pachino sono tutte di un sindaco che spende i soldi della città per andare a fare le vacanze in Tunisia, in situazione comunale da incubo, con il comune sull'orlo del dissesto finanziario, con le procure contabili e penali che indagano, con le strade peggio dei formaggi svizzeri, le palestre comunali senza corrente elettrica per il taglio dei contatori, le scuole al freddo per mancanza di gasolio e ..........via dicendo.
D'altra parte dell'"EcoMuseo del Mediterraneo" ci sono altri progetti che stanno andando avanti, come mai ? Non è vero che è colpa della regione che ostacola, perchè in altre realtà ed ambiti i progetti sono finanziati e realizzati, come sta succedendo già al vecchio palmento Rudinì.
Ma forse è perchè è partito prima delle elezioni del 2006, e quindi qualcosa si è riusciti a fare.
povera Pachino, in che mani sei finita !!!!!!!!!!!
Egr. Sig. Cambareri,
di carne al fuoco ci sarebbe da metterne a quintali. Quanto al problema del PIT che il paese ha perso, dimmelo tu perchè ci hanno tolto i finanziamenti. Non sei l'esperto del sindaco per lo sviluppo economico ? Non sei forse pagato 3000 euro al mese per fare prendere finanziamenti al comune ? Non sei tu quello che noi cittadini paghiamo profumatamente per essere il consulente economico finanziario di un sindaco capace di perdere i finanziamenti ?
Spiegamelo tu perchè abbiamo perso i 5 miliardi di lire, quando a fronte di ben due comunicazioni da parte della regione, nelle quali si preannunciava la revoca del finanziamento, e a mie e di altri richieste di chiarimento, il sindaco e l'ingegnere capo tergiversavano dando la colpa una volta al rup, una volta ai progettisti, una altra volta ancora a chissà chi.
Forse che in quel decreto presidenziale del 27 agosto 2007, non si legge:
"Vista la nota n. 11552 dell'11 aprile 2007 trasmessa dal comune di Pachino al dipartimento regionale della programmazione, con la quale venivano trasmesse osservazioni alla nota n. 6740 di avvio del procedimento di revoca, che comunque non prefigurano la definizione di tempi certi per il completamento delle procedure approvative"
palesando una chiara e netta sconfessione di un documento tecnico-organizzativo da parte della struttura comunale, con a capo sempre l'uomo del sindaco ?
O, forse non vogliamo leggere ciò che è chiaramente scritto, nero su bianco. O forse ancora si chiedeva all'assessore di scrivere quel documento ?
Altro che carne al fuoco, sono stato anche molto tollerante e spinto da umana compassione nel non volere infierire più di tanto in una gestione comunale che dire dilettantesca è un complimento.
Spiegalo tu ai lettori di questo sito e ai cittadini pachinesi, perchè siamo in braghe di tela, perchè l'ufficio tributi è stato affossato e il comune rimane a secco per incapacità a riscuotere quanto è dovuto ?

Quanto ai servizi agli anziani, a parte che le gite in Tunisia o nel Madagascar le organizzano anche alle elementari, non mi sembra una nota di vanto, con le carenze che abbiamo a Pachino.
I fondi comunali, giustamente vincolati, si possono spendere in tanti altri modi che non andare a ballare in quel di Hammamet.
Tanto è vero che il centro diurno anziani vi ha pure rimproverati per la proposta, e ha raccolto le firme per farvi cambiare idea.
Qua c'è da cambiare il volto del nostro paese che vive un grosso momento di difficoltà economica e sociale e dire che "quegli anziani hanno vissuto un periodo nella loro vita che ricorderanno sempre...!!!" è di notevole cattivo gusto nei confronti del resto dei cittadini.

Mi sembri più fuori dalla realtà della regina di Francia, quando le dissero che il popolo protestava per mancanza di pane e lei rispose: " e dategli le brioches !!!!"
Egr. Sig. Borgh,
bravissimo, ti meriti delle battute di mano, hai fatto un bel comizio per i tuoi fans...!!!

Hai fatto un coctail di funzioni e competenze e speri che buttando delle pietre nello stagno, oltre a smuovere l'acqua sollevi il fango che sta nel fondo.

Mettendo ordine alle cose mischiate a casaccio nel tuo commento ti dico che la risposta, nel merito, circa lo stato dei documenti del PIT n. 9, l'ha data il RUP con un comunicato stampa pubblicato e tu l'hai letto e fai finta di non saperlo...!!!

Non sta a me ripetere quanto detto da lui e le motivazioni date sono concludenti tanto che il legale del Comune impugnerà il decreto e stai pur certo il suo lavoro lo sa fare molto bene perchè i risultati lo provano...!!!

Non sta a me occuparmi del progetto perchè l'esperto del Sindaco, sai benissimo, ma continui a strumentalizzare il mio incarico, è quello di dare risposte a precise domande formulatemi dal Sindaco che me li pone di volta in volta su precisi e ben individuate problematiche e/o argomenti che si presentano in materia tributario, amministrativo-contabile ecc... Io non devo ricercare atti e finanziamenti da nessuna parte...,
IO NON HO MAI VISTO IL PROGETTO PERCHE' NON DI MIA PERTINENZA.
Tu per dire quello che dici e che ti stringe la gola è l'invidia per il fatto che mi venga corrisposto un compenso che mi merito e solo per esempio cito il recupero del credito IVA, da me fortissimamente voluto, che è circa 566.000 Euro nell'anno 2007 (questo è solo per dire uno solo degli argomenti di cui mi sono occupato...).

Per quanto riguarda l'Ufficio Tributi, tu sai e fai finta di non saperlo, che quasi 5.000.000 di Euro è il credito trovato nel luglio 2006 e non incassato dai responsabili del settore per l'erogazione dell'acqua dal 1995 al 2005 e certamente non c'ero nè io nè il Sindaco Campisi ma qualcun altro risponderà di ciò a chi di dovere.

Ecco che in sintesi ti ho rintuzzato tutte le tue bugie e fai trasparire a tutti la bile che ti scende dall'angolo delle labbra...!!!

Un vecchio detto che si confà al tuo caso è questo:

"Chi è causa del proprio mal pianga sè stesso."

Dopo questo mio ultimo commento considero chiuso l'argomento PIT n. 9 perchè non mi va di continuare senza fine un discorso che ne include altri 100.000...!!!

Io, la mia risposta conclusiva sul PIT n. 9 te la darò a tempo debito...!!!

Giuseppe Cambareri (componente Staff Sindaco)
A quale comizio e comizio...
le cose sono proprio come te le ho cantate. E' chiaro che non ti piace sentirti dire la verità.
Ma c'è chi la conosce e chi la farà conoscere.

Intanto, visto che "le sai tutte !!!" perchè non dici al tuo sindaco di farti le domande ?

Forse non lo sa che se non ti domanda, tu non rispondi !!!

Altrimenti avresti già risolto brillantemente come i 566.000 euro (buuumm) di recupero iva che ancora non abbiamo recuperato, e per il quale i revisori dei conti hanno espresso parere negativo ed è noto che non gode di buona reputazione tale richiesta.

Quanto al RUP, fattelo dire da lui quando era continuamente sottoposto alle continue comunicazioni del suo precedente dirigente capo. Con procedimenti disciplinari pendenti a grappolo. O forse non lo sai ?

Se poi, facendo ricorso, l'avvocato Gennaro riesce a recuperare una situzione gravemente compromessa, bene.

Altrimenti le responsabilità sono del sindaco e del suo gruppo di collaboaratori che non collaborano, evidentemente, in maniera efficace. In primis chi è più creativo in materia finanziaria ed economica (!!!!).

e poi, del tuo compenso, circa tre volte uno stipendio medio, e che rientrano nei soldi "sprecati" dalla CASTA, che si nutre proprio di consulenze e incarichi, spesso immotivati e inutili, di quel compenso, allora, non ho alcuna invidia. Figurati.

Magari fossero soldi ben spesi, come si dice: "menza pena".

Il problema è che, ad oggi, dopo quasi 72.000 euro spesi, non abbiamo ancora visto proprio un bel nulla. La prova provata è che ancora si attende in consiglio comunale la relazione del sindaco sugli esperti. Forse, per probabile imbarazzo.

E ho detto tutto, direbbe Totò.