Piano paesaggistico sotto la lente di ingrandimento.

Piano paesaggistico sotto la lente di ingrandimento. PACHINO - Piano paesistico sotto la lente di ingrandimento, martedì pomeriggio nella sala conferenze dell'antico palmento di Rudinì. A chiamare a raccolta i tecnici cittadini è stato l'assessore ai Lavori pubblici, Corrado Quartarone che ha voluto sentire i professionisti locali prima di affrontare l'argomento con la Regione e la Soprintendenza di Siracusa. «Il Piano paesaggistico - dice Quartarone - così com'è stato pensato e per le linee di massima che esprime non può essere considerato in maniera negativa. Lo stop alla cementificazione selvaggia e alle costruzioni estranee a precisi piani di programmazione non può che essere considerato in maniera positiva e va accolto con interesse. Su questo il parere è unanime. Tuttavia ritengo che delle osservazioni al Piano vadano fatte e il Comune di Pachino dovrà saper recepire le istanze e le necessità che provengono dal territorio, interpretarle e proporle come elementi di spunto e di approfondimento agli organismi sovracomunali». Quartarone, da questo punto di vista avrebbe già accertato la piena disponibilità dei funzionari ad accogliere e valutare gli spunti che potrebbero pervenire dai comuni, in modo da adattare il piano paesistico alle necessità locali. «Ritengo - afferma l'assessore - che la pianificazione del territorio debba essere concertata con le esigenze locali e non debba essere imposta dall'alto. Certamente, il piano va rivisto in alcune zone dove la tutela e i vincoli di inedificabilità assoluta sembrano eccessivi. Si pensi per esempio ad alcune zone come Punta delle Formiche dove anche chi possiede interi ettari di terreno si troverebbe, con un vincolo assoluto, a non poter edificare neppure pochi metri quadrati».

Quartarone inoltre fa riferimento ai molteplici vincoli che già esistono sul territorio pachinese, per cui ulteriori ostacoli andrebbero ponderati e valutati. «A Pachino abbiamo aree Sic e Zps, la nascente riserva "Pantani della Sicilia Sud Orientale" e i vincoli relativi alle distanze con una inedificabilità assoluta entro 150 metri dalla battigia, e relativa dai 150 ai 300 metri. Aggiungere ulteriori limitazioni a un territorio già ampiamente tutelato può essere un merito solo se i vincoli vengono apposti nei luoghi ove risultino effettivamente utili». Il Comune di Pachino dunque percorrerà la via delle osservazioni al Piano durante il periodo di pubblicazione. «Il nostro obiettivo è migliorare lo strumento del Piano paesistico e non certo quello di stravolgerlo o snaturarlo. Siamo infatti consapevoli della necessità di una sempre maggiore tutela degli ambienti dove viviamo per migliorare la qualità della vita. È anche per questo che abbiamo apprezzato molto il lavoro sin qui svolto da coloro che hanno lavorato su questo Piano». Ma i toni tranquillizzanti dell'assessore Quartarone non sembrano essere condivisi dai tecnici locali che parlano di una vera e propria «paralisi del settore edile e di una cristallizzazione dell'intero territorio».

Salvatore Marziano
Fonte: LaSicilia.it il 08-03-2012 - Categoria: Politica

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