Piano organico per i porti

Il sistema portuale della Sicilia orientale entra finalmente in un testo legislativo che non si occupa di questo o quel porto bensì dello «sviluppo dei porti commerciali, turistici e pescherecci della Sicilia orientale». Si tratta del disegno di legge d'iniziativa dei senatori Rotondo e altri. Primo firmatario il siracusano Antonio Rotondo. Obiettivo dichiarato: accrescere la competitività economica di territori finora carenti di infrastrutture. «Il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, d'intesa con la Regione siciliana, gli enti locali, l'ASI di Siracusa e le autorità portuali interessate – secondo il disegno di legge Rotondo – dovrà predisporre, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore, un Piano di interventi per lo sviluppo infrastrutturale dei porti commerciali della Sicilia orientale, con i progetti e le risorse finanziarie necessarie al potenziamento e alla modernizzazione infrastrutturale dei porti commerciali di Catania, Augusta, Santa Panagia e Pozzallo»
L'onere finanziario è previsto «nel limite massimo di 75 milioni di euro per il 2005, di 125 milioni per il 2006 e di 175 milioni di euro per il 2007». Sono previsti «piani di interventi straordinari per l'adeguamento infrastrutturale dei porti di Siracusa, Augusta e Portopalo». Per Siracusa si prevede di sostenere un più ampio traffico per le navi di classe turistica, attribuendosi al Comune uno stanziamento destinato a «messa in sicurezza del porto, adeguamento dei fondali e potenziamento delle infrastrutture e dei servizi portuali necessari, realizzazione di un terminal passeggeri, potenziamento delle infrastrutture e dei servizi portuali necessari alla nautica da diporto», con poteri autonomi per il Comune.

Per la riqualificazione del porto peschereccio di Portopalo di Capo Passero è previsto un ulteriore piano di interventi.
Per Augusta si prevede il potenziamento delle infrastrutture per gli attracchi delle grandi navi container e dei collegamenti con le infrastrutture viarie e ferroviarie. «Si parla di "nuova via della seta del XXI secolo" e di punto d'incontro di commerci, culture e civiltà – afferma il senatore Rotondo nella relazione al disegno di legge.– E si attende la istituzione dell'area di libero scambio, dal 2010, fra l'Unione europea, i paesi rivieraschi del Maghreb, quelli mediorientali e la Turchia, nonchè dalla necessità di limitare il ricorso al trasporto su gomma». Rotondo elenca quindi i dati del «forte aumento dei trasporti intercontinentali di container e cita la relazione del Cnel, la quale afferma che «solo nel nostro Paese "l'offerta di autostrade del mare è aumentata negli ultimi anni del 150 per cento" e l'aumento del traffico passeggeri, compreso quello crocieristico, è stato tale che, negli ultimi dieci anni, il Mediterraneo ha recuperato dieci punti di quota nel mercato delle crociere». «Inoltre – ricorda Rotondo – nell'ambito del Transport European Network (TEN) sono in corso di realizzazione lungo le coste del Mediterraneo due autostrade del mare: quella del Mediterraneo occidentale, che collega Genova all'Africa via Palermo, e quella del Mediterraneo orientale che collega Trieste alla sponda sud maghrebina e mediorientale e al mar Nero via Augusta. «Ci troviamo – conclude il senatore Rotondo – di fronte ad una ricchezza che richiede solo di essere colta con mezzi adeguati».

salvatore maiorca
Fonte: LaSicilia.it il 27-09-2005 - Categoria: Cronaca

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