Più tutela per la sorgente della Cava di Carosello

In seguito alle perplessità manifestate dagli Ambientalisti e dai Verdi, riguardante il progetto redatto dal Comune di Pachino, relativo alla manutenzione ed alla ristrutturazione della condotta idrica che capta le acque della fontana grande della Cava del Carosello sita a Noto Antica in territorio di Noto, si è riunito a palazzo Ducezio il consiglio comunale per esaminare la vicenda. All'unanimità è stata approvata la relazione che il segretario regionale dell'Ente fauna siciliana, Bruno Ragonese, ha inviato al sindaco Accardo ed all'assessore ai beni culturali, Giuseppe Genovesi. Anche l'istituto per la valorizzazione di Noto Antica (Isvna) durante l'assemblea ordinaria ha approvato all'unanimità un documento a sostegno della iniziativa intrapresa dalla suddetta associazione naturalistica. La fontana del Carosello fornisce attualmente del prezioso liquido gran parte degli abitanti di Pachino. Quello che viene però contestato dagli ambientalisti è il fatto che se attraverso il progetto di manutenzione e, questo ben venga, si nasconde un tentativo mascherato di captare le rimanenti acque della sorgente della Cava del Carosello. «Se così fosse - sottolinea Bruno Ragonese, dell'ente fauna siciliana - significherebbe il collasso e la fine del fiume Asinaro, con gravi conseguenze ecologiche e climatiche dell'ambiente circostante.

Della massa fluviale dell'antico «fiume degli oleandri» rimarrebbero miseri rigagnoli che a malapena consentirebbero la sopravvivenza di piccoli ambienti acquatici e ripariali di fondovalle». La Cava del Carosello ricade al centro dell'area di Noto Antica, zona dichiarata per i suoi valori naturalistici ed ambientali, Sito di interesse comunitario e ciò a norma della direttica CEE del 21 maggio 1992. Il sito, inoltre, denominato «alto corso del fiume Asinaro, cava Piraro e cava Carosello» è sotto la responsabilità del Ministero dell'Ambiente, servizio conservazione natura. Pertanto, a seguito le linee guida per la gestione dei siti Natura 2000, sono scattati i provvedimenti di tutela che, fra l'altro, impongono per ogni intervento antropico che può costituire turbativa all'equilibrio ecologico del sito, la Valutazione di incidenza. La mozione approvata all'unanimità dal consiglio comunale impone al sindaco ed alla giunta municipale di «opporsi al progetto del Comune di Pachino; di impedire qualsiasi intervento fra quelli previsti dal progetto; di accertare la correttezza del prelievo della acque dalla Fontana Grande avvenuto nel 1954 ed il rispetto delle norme vigenti; di valutare il danno ambientale provocato da detto prelievo e chiederne il risarcimento nonchè imporre l'attuazione del deflusso vitale minimo stabilito dalla legge n.183/89».

Benito Tagliaferro
Fonte: LaSicilia.it il 03-01-2004 - Categoria: Cronaca

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