Pesca, un "calendario" per il fermo biologico

Un fermo biologico per la pesca a strascico tra settembre e ottobre; un'autogestione invece per la pesca artigianale. Sono queste le indicazioni emerse dall'incontro di ieri mattina alla Capitaneria di porto tra i rappresentanti del Consorzio per il ripopolamento ittico, i rappresentanti dei Comuni interessati, e il comandante della Capitaneria Francesco Carpinteri. «La prossima settimana – ha spiegato il deputato regionale Giancarlo Confalone –, dopo aver raccolto le adesioni della parte pubblica per il Consorzio (Università di Catania, Comuni, Conisma), faremo l'atto costitutivo e quindi proporremo il calendario per il fermo biologico alla Regione». Uno degli scopi del Consorzio per il ripopolamento ittico, al quale hanno aderito la maggior parte delle cooperative che operano tra Siracusa e Portopalo, è proprio quello di far considerare all'assessorato regionale per la pesca, le particolarità del nostro territorio. Il fermo biologico non rispetta le esigenze delle varie provincie, che così rischiano di avere un danno dal fermo. Il periodo scelto, ovvero 45 giorni, sarà probabilmente compreso tra settembre e ottobre per la pesca a strascico , mentre per la pesca artigianale è stata proposta un'autogestione, ovvero un periodo durante il quale i pescatori si dovrebbero autoregolamentare ( ovvero niente pesca della lampuca a luglio quando è ancora piccola n.d.r. ).

A “dettare” le date sono state la dottoressa Daniela Lo Monaco, biologa e consulente del Consorzio, e la professoressa Grazia Cantone, biologa marina dell'Università di Catania (che fa parte del Consorzio). Una scelta che scaturisce da una serie di studi che favoriscono il ripopolamento dei pesci. «Il fermo – ha spiegato la professoressa Cantone – va effettuato per un periodo unico e deve essere fatto soprattutto per proteggere i pesci giovani». Naturalmente lo stesso onorevole Confalone ha sottolineato che il periodo di fermo dovrà valere per tutti, e non come avviene ora. Ovvero il divieto di pesca dovrà valere per tutte le marinerie e non solo per quella della provincia. Inclusi i pescatori dilettanti. Il vice sindaco di Portopalo Michele Tacconi ha sottolineato che nel periodo del fermo va anche sollecitato l'accredimento dei fondi per i pescatori: «Oggi nel 2003 – ha detto – aspettiamo ancora quelli del 2001». Infine è nel corso dell'incontro è emersa la necessità di bloccare la pesca del novellame nel 2004. All'incontro hanno partecipato anche Giuseppe Giliberto, assessore alla pesca di Pachino; Fabio Cancemi, presidente del consiglio comunale di Avola; Tonino Barbagallo, assessore all'urbanistica di Avola; Silvio Di Franco, rappresentante dei pescatori dilettanti.

di Alessandro Ricupero
Fonte: La Gazzetta del Sud On Line il 02-04-2003 - Categoria: Cronaca

Lascia il tuo commento
Cerca su PachinoGlobale.net