Per un fedelissimo del sindaco «è una crisi di difficile soluzione»

Per un fedelissimo del sindaco «è una crisi di difficile soluzione» PACHINO - Una crisi di difficile soluzione. Questa la situazione dopo le dimissioni in serie presentate venerdì mattina da tutti gli assessori che costituivano la giunta guidata dal sindaco Giuseppe Campisi. Appena nove mesi dopo Pachino vive l'ennesima stagione dell'instabilità totale e della confusione all'interno della maggioranza. E in questo la continuità con la precedente gestione, targata Barone, è perfetta. Le forze politiche di centro-sinistra cercano di tenersi in mano il pallino.
Il segretario dello Sdi, Lucio Selvaggio, avrebbe parlato di situazione da "separati in casa" per il prosieguo del mandato. Una posizione che sarebbe stata subito rigettata dal primo cittadino che, non a caso, ha deciso di ascoltare tutti i consiglieri comunali, opposizione in primis.
Dall'entourage del sindaco si cerca di fare un'analisi della situazione. "E' una crisi di non facile soluzione - afferma Giuseppe Giliberto, fedelissimo del primo cittadino - poiché i gruppi di maggioranza sembrano intenti soprattutto ad isolare il sindaco.

Basta analizzare la scelta degli assessori di dimettersi e non di consegnare le stesse dimissioni nelle mani del sindaco". Riflettori puntati sull'opposizione, dunque. Emanuele Rotta (An) è lapidario nella sua disamina. "Nel faccia a faccia con il sindaco ho ribadito la mia posizione e quella di tutta l'opposizione: non c'è alcuna disponibilità ad entrare in giunta. Non è un problema nostro - aggiunge Rotta - se questa maggioranza si è liquefatta dopo pochi mesi, mentre il sindaco ha parlato di ricatto politico della sua coalizione. Hanno fallito in tutto e la città ne paga le conseguenze".

SER.TAC
Fonte: LaSicilia.it il 15-04-2007 - Categoria: Politica

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Separati in chiesa...

Dica che dico .....hahahhahahah


Mancava un pezzo per ricomporre il puzzle: e puntualmente è affiorato in quel vaso di pandora, per non dire maleodorante fogna, dove sguazzano divertiti: mezze seghe, portaborse, valletti di cui si compone la variegata fauna della pseudo sinistra di Pachino...( ma sarebbe riduttivo confinarla solo in quella direzione vista la universalità che ha raggiunto questo mestiere a Pachino) Per par condicio...

Povera Pachino...governata, si fà per dire, da queste insignificanti figure di uomini di paglia, portaborse di disvalori importanti di cui sono portatori sani....

Li possiamo chiamare uomini ecoinerti nel senso che potremmo considerali alla stregua di un pezzo di eternit, o di un mozzicone di blocchetto...o di mattone forato.... buttato in un campo incolto, tipo discarica, di cui taluno( cito Salvatore Marziano..non vorrei che si arrabbiasse per l'uso del "taluno" senza citazione...hahahhaha ) vorrebbe riempite le cave locali.

Figure senza spina dorsale che si guardano bene di presentarsi alle elezioni per attribuirsi giustamente la patente di politico...Non avrebbero mai la forza di essere eletti....E per questo si accontentano di farsi dirigere esaltando il ruolo e la forza dei "partiti" di cui sono patiti e patetici sostenitori....

Questa è gente cooptata nel momento in cui servono al disegno generale di cui qualcun altro è dirigente...
Da bambini chierichetti per servire la causa di nostro Signore... da giovani rivoluzionari vicini alla autonomia operaia( vergognosoa escalation)...appena tornati a Pachino si trasformano in portaborse di qualche politico.... Da adulti segretari di partito ma con la caratteristica di essere sempre e solo servitori....


Si accontentato di misere percentuali..ma con questo e per questo danno sfogo alle loro aspiarazioni di eterni serventi... per non dire serpenti biascicosi e sempre pronti a mutare pelle al cambio delle stagioni...

Stagioni che nel tempo li ha visti trasformarsi, incredibilmente,in una muta di cinghiali...

ps

Li ho visti con i miei occhi, in un flasch notturno a Marzamemi...Non camminavano o passeggiavano, ma quasi correvano in fila indiana....appunto come un branco di cinghiali nel varigato bosco umano delle serate mefistofeliche della ridente Marzamemi.

Comprategli le ghiande: ne vanno ghiotti...

sgrunt sgrunt hahhahahahh

che scifo....
Io non sono affatto un fedelissimo del sindaco Campisi, ma sono un cittadino che è molto preoccupato della situazione socio-economico-politica di Pachino.
Come ho già sottolineato a tutti i "partitici" di Pachino (inclusi coloro che fanno parte di Rinascita), se Pachino non diventa il centro di tutti i discorsi di chi vuole essere veramente "politico" e non "partitico", la nostra città non si risolleverà più e la stupidità di chi mette davanti altri valori e altre esigenze sarà direttamente responsabile della sua rovina.
Voi direte, che differenza c'è -secondo il mio linguaggio- tra "partitico" e "politico" ?
Il partitico è colui che mette al pimo posto o i suoi interessi (il che non va in tutti i sensi!) oppure le esigenze del proprio gruppo di appartenenza, credendo in buona fede di fare bene, mentre invece fa malissimo perchè mette in secondo piano, per non dire in nessun piano, i bisogni e le vere esigenze di Pachino.
Il partitico mette al primo posto i numeri, la dignità del proprio partito, una concezione distorta di una democrazia che non è altro che demagogia e altre cose del genere. Se ascolti il partitico, quasi quasi gli dai ragione perchè ti dà delle motivazioni quasi convincenti. Solo che se ascolti l'avversario, sei tentato di dare ragione anche a lui perché tutti hanno lo stesso linguaggio, gli stessi bisogni, la stessa concezione politica e -direi- le stesse ragioni.
Nella pratica, il partitico se ne frega della città !
La crisi fa male a Pachino? La cosa importante non è Pachino, ma il mio gruppo, le mie ragioni, il mio orgogliio ...
Si incontra con gli altri?
Di Pachino forse si parla, ma almeno l'80% dei discorsi si basano su diritti, doveri, numeri, elezioni e cose varie. La situazione di Pachino e la risoluzione dei suoi molteplici gravi problemi -di fatto- diventa cosa secondaria.
Il politico invece è colui che mette al primo posto il benessere di Pachino e della città in genere.
In questo senso, tutto il resto diventa secondario.
Se ne parla pure, ma l'80% delle energie e delle preoccupazioni del politico è Pachino.
Del resto si cerca di parlarne pure (anche in maniera conflittuale, se non se ne può fare a meno), ma il conflitto non può e non deve mai degenerare in un menefreghismo di fatto del bene della città.
Parlare dei problemi di Pachino, progettare, proporre, far vedere l'interesse vero di ciò che veramente deve preoccupare: questo dovrebbe essere il centro degli incontri e i punti principali di tutti gli o.d.g.
Tra l'altro, vorrei far notare a chi si sente estromesso dal proprio ruolo che la fiducia bisogna anche saperla conquistare. Non si può pretendere di dare ordini solo perchè si è maggioranza (tra l'altro diventando fuori legge, perché le attuali normative danno al sindaco più libertà di ciò che vogliono dare i "partitici", che hanno paura di perdere il proprio potere) ma solo se si fa vedere nella pratica di tutti i giorni che ti stai preoccuopando realmente dei problemi reali di Pachino, a prescindere se sei segretario di partito o consigliere o minoranza o maggioranza o semplice cittadino.
Spero che i partitici di Pachino decidano finalmente di diventare veri politici scongiurando una crisi al buio che difficilmente Pachino potrà sopportare !
Se oggi si faranno dei passi indietro, domani tali passi ci porteranno avanti per il bene di tutta la collettività.
Speriamo bene. Nino Gullotta
premetto che io sono un partitico, credo nei partiti, nella loro funzione costituzionale. Sono dell'opinione che sia giusta la proposta dell'on. Castagnetti di dare riconoscimento giuridico ai partiti per ridare dignità e diritti ad un istituto che viene bellamente denigrato da semplici e demagogiche discussioni.
"Il bene del paese", frase mitica di chi con quest'assunto ti giustifica qualsiasi schifezza possibile.
Ebbene io credo che dire di fare il bene del paese significa prendere per i fondelli e permettersi di andare, come la bandiera, nel senso del vento più favorevole.
Gli impegni che prende un partito, nelle sue sedi, con i suoi organismi, verso i suoi elettori, verso se stesso e verso i suoi alleati, sono, o dovrebbero essere, la garanzia che si cercherà di sforzarsi al massimo per ottenere ciò che si promette di voler fare.
E' chiaramente una garanzia che si fonda su un patto d'onore, tra uomini liberi, che decidono di impegnarsi reciprocamente al fine di ottenere un risultato. Ma non qualsiasi risultato, bensì, solamente quel risultato.
D'altra parte quando ci si candida lo si fa all'interno di una lista di partito e non si è buoni solo quando un partito serve per farsi eleggere e si diventa cattivi quando invece lo stesso partito elemosina un pò di coinvolgimento maggiore.
L'assurdità di questa crisi sta nel fatto che i partiti della maggioranza chiedevano di volere essere più partecipi e di essere coinvolti nei momenti più importanti. Tutto qua.
Il sindaco poteva benissimo rispondere che era d'accordo perchè già lo faceva oppure che accettava l'osservazione e da quel momento in poi avrebbe tentato di migliorare un rapporto in evidente crisi.
Stop.
Non esiste altra descrizione dei fatti e delle motivazioni alla base del dissenso ormai trasformatosi in opposizione.
La legge, tanto evocata, permette al sindaco di fare tante cose, ma non significa che le può fare come vuole. La legge dice pure che i consiglieri eletti con lui non sono obbligati ad andargli dietro. Non è che se uno segue la legge è santo e un altro che la segue pure è diavolo !
La verità è che ci vuole molto buon senso, certo, ma da ambo le parti. E francamente non se ne vede tanto dalla parte del sindaco.
Bisogna tenere in equilibrio i poteri e le competenze degli amministratori e dei partiti che li hanno fatti eleggere. Quando un sindaco sarà eletto da una scheda separata da quella dei partiti potrà vantare legittimazioni popolari riconoscibili. Adesso chi dice di avere ricevuto il voto degli elettori mistifica una realtà che vede i candidati sindaci al traino delle proprie liste e se il sindaco vince è perchè i candidati consiglieri se lo portano dietro. Salvo poi dimenticarsene immediatamente dopo le elezioni.
E' un discorso vero e dalla schiacciante evidenza. E lo faccio io che appartengo ad un partito che non ha determinato l'elezione di Campisi. Noi abbiamo aderito successivamente a questa amministrazione con l'idea di rimettere in piedi un progetto politico. Quest'idea, purtroppo, si è rivelata fallimentare e si è frantumata ieri sera quando il sindaco ha dichiarato che avrebbe cercato una maggioranza qualsiasi per governare, alla Barone per capirci. Di questo fallimento, del tentativo, intendo, di ricostruzione del centrosinistra con il sindaco Campisi, noi DS, io per primo, ne abbiamo chiara e forte responsabilità.
Rimane la speranza che si rafforzi l'attuale alleanza di centrosinistra e che essa ci permetta di affrontare meglio i prossimi mesi di attività politica pachinese.
Continuiamo a credere nella politica e in quella fatta dentro i partiti. Non crediamo, nè mai crederemo, nell'uomo della provvidenza o nell'uomo forte che risolve le cose. La condanna è nella storia ed è anche nella vita di tutti i giorni. Solamente chi si adopera per lavorare in squadra può sperare di ottenere un risultato, anche minimo. Ma se si sconfessa persino il concetto di squadra, allora, non si hanno molti passi davanti a sè.
Turi Borgh
La squadra spaziale dei politici Borg

Un episodio a caso:
http://www.youtube.com/watch?v=F7lRaSAynY8

La demagogia sofistica qui, in questo sito, non alligna...


Naturalmente quella spaziale...che qualcuno vorrebbe falsamente, capziosamente...( prendo questo temine in prestito da un anonimo) mutuare...

Tutti crediamo nei partiti, tutti siamo fedeli alla costituzione repubblicana, nata dalla resistenza...
Ma ci sono partiti che non la riconoscono...come data fondante della nazione italiana....

Non abbiamo capito cosa centra Castagnetti, visto che l'articolo 49 della costituzione riconosce ai partiti un compito importante...di promozione della politica nazionale...che bisogno c'è...????

Sono passati molti anni da quel dettato costituzionale importantissimo ma evidentemente la storia ha portato gli uomini a deviare dal compito primario a cui i partiti sono stati chiamati...
( ma questi sono elementi che, come sappiamo, mancano nel bagaglio culturale del nostro Borg)

gli facciamo un riassuntino veloce....

Era l'89 e a Berlino venne abbattuto un muro..Non un muro qualsiasi, ma un muro importante che rappresentava la materializzazione della storia venuta fuori dall'ultima guerra modiale...

I fatti storici si evolvono e la loro evoluzione porta, spesso a scarnificare e non rendere più attuali le prospettive per le quali vennero fatti certi articoli di legge...
Venne poi un giudice( Di Pietro), mise la manette a molti politici, il vaso di pandora era pieno di veleni e rilevò che il sistema dei partiti era marcio...

L'Italia dei partiti subì uno scossone tremendo, il primo partito per definizione si sciolse come neve al sole... ( da democrazia cristiana..patrino e madrina dell'Italia del dopo guerra)

Il sistema basato sui partiti crolla, nella tensione di un governo Ciampi, se non ricordo male, venne varata per i governi locali, che era la fotocopia di quello che avveniva a Roma, poichè in tutti i comuni, compresa Pachino, dove si potevano avere anche tre sindaci diversi in un anno, doveva essere modificata... Il sistema dei partiti non garantiva più governabilità...

Ecco che venne fuori la legge della elezione diretta dei Sindaci... Una buona legge... Perette di fare la formazione prima di scedere in campo...Un buon sistema che in molti comuni ha significato e significa stabilità di governo...

Per puro esempio per calarci nella situazione locale questo sistema nuovo, questa nuova legge osannata dalla sinistra, portò la sinistra ad avere il suo sindaco che è durato tutta la legislatura...
Si chiamava Preziosi e questo Sindaco Preziosi era contrastato in primo luogo proprio da quel partito da cui proveniva...

Ma come si sà la storia e l'evoluzione politica e sociale di un paese si misura con gli uomini politici e con la loro capacità di tradurre quell'importante strumento in qualcosa che produca benessere per la socialità che vorrebbe governare.

( ma a Pachino, da allora ad oggi, alle spalle di tutti, non si capisce per quali meriti, quel partito è governato, di fatto, da uno che li ha intimiditi a tutti..Un liotru locale che aspetta dal partito squadra la pappa...Vedi debiti fuori bilancio)

Ma qui non siamo ne a Roma ne a Bruxelles.... Siamo a Pachino...
Campionato locale con 19 squadre..

E dunque dobbiamo sforzarci per quanto è possibile di tradurre questi grandi ideali partitici in qualcosa di concreto....Pià illusione...

Pertanto con questi discorsi sui grandi sistemi dove voliamo alti tra galassie e mondi lontani..non ci portano da nessuna parte....

Oggi qui il problema è come quel partito ( di parte per definizione intrinseca) locale possa tradurre i grandi sistemi ideali di cui ogni partito nazionale è portatore in qualcosa che abbia una minimo di attinenza con le cose concrete a cui quel determinato partito è chiamato a svolgere...

I DS di Pachino a quale squadra e compito sono chiamati, visto che hanno cambiato casacca in corso d'opera ???

E qui ovviamente casca l'asino, cala il passaggio a livello, si interrompe un discorso...e se ne apre un'altro....
Oramai sono sei anni che, nel bene e nel male, seguo la politica locale dove spicca la politica di squadra dei Borg.

Un partito che in cinque anni di presenza costante nella stampa e nel web ha perso le elezioni... Premesso che nella legislatura Barone, per rafforzare la squadra interna, perde l'unico consigliere che aveva, Massimo Agricola.

Durante il corso del tempo, per fare squadra, fà guerra a tutti i potenziali nemici ad iniziare dalla squadra di Rinascita che viene vista come la panacea di tutti i mali....


Si presentano alle trattative per le elezioni e Fantomas si propone come sindaco centroavanti.
Una cosa ridicola...

Firmano, miracolosamente, come squadra, un patto davanti alla Borsellino e dopo due giorni, sempre per fare squadra, litigano...

Campisi non và bene...non ha le caratteristiche di squadra di centrosinistra (ma che significa caratteristica di centrosinistra visto che sembra la stessa cosa fumosa e inconsistente della sicilianità di camilleri ?)

Candidano a Sindaco, della squadra, del "centrosinistra centrosinistra", Corrado Ruscica che, correggendomi, riesce a prendere ducento voti in più dei partiti messi insieme...

Come squadra arrivano ultimi, il partito riprende gli stessi voti di cinque anni prima, il segretario non viene eletto( dovrebbe dare le dimissioni immediatamente se avesse un minimo di dignità politica partitica di squadra)

La sqadra vincente e di maggioranza offre ai perdenti la vicepresidenza del consiglio...a mò di obolo...per fare squadra...

La maggioranza perde due consiglieri...I ds, per fare squadra si attaccano al carro....dei vincitori dopo essere stati clamorosamente, ma era evidente che eperdevano, si vedeva anche da questa distanza, sempre per fare squadra...

Il sindaco perde, dalla sua squadra, l'assessore dei Verdi...

I DS, per fare squadra, scaricano l'alleanza di centro sinistra (quella vera con Caccamo e La corte ) per andarsi a sedere con l'assessorato al nulla...Che manco a dirlo la squadra interna ha indicato Lui...come assessore...

I Ds di Pachino, per fare politica di squadra a scala provinciale perdono il consigliere Giuseppina Ignaccolo in quanto non si sente in una squadra solidale...che la sostiene politicamente...

L'assessore al nulla, sempre per fare squadra, litiga con il vicesindaco Blandizzi...

Dopo due giorni, per fare squadra, si ricompattano con la Margherita e per fare squadra fanno la guerra al sindaco cercando di imporgli quello che deve fare...

E come se i giocatori volessero imporre la formazione all'allenatore...

Gli assessori, in squadra, danno le dimissioni..E siamo a oggi....

In ultimo...La legge della elezione diretta del Sindaco è stata fatta per permettere governabilità...e per fare squadra...

E non c'è scritto da nessuna parte che i consiglieri eletti con la maggioranza e la squadra possono andare contro il Sindaco e la coalizione con la quale sono stati eletti...E' una questione di dignità morale ed etica..Tanto che a Pachino hanno fatto la squadra degli etici...hhahahahha

Su una cosa concordo con Borg quando parla di squadra...Lui allenatore perdente di una squadra con un solo giocatore...

Signor Borg faccia altro perchè la politica di squadra...non è cosa a sua...

Risultato finale...

I partiti e i politici, di paglia, battono il voto e le indicazioni che sono uscite dalle elezioni date dalla squadra composta dai cittadini pachinesi

Hoooooo che che bella squadra....

Fate intervenire la squadra mobile, che è meglio...

saluti inquadrati, Spiros