Per superare la crisi assessori a... orologeria

PACHINO - Una rotazione temporale con una cadenza di nove mesi.
E' questa la proposta avanzata dal consigliere comunale di Forza Italia, Paolo Dipietro, per risolvere l'empasse che attanaglia la maggioranza e soprattutto il sindaco Sebastiano Barone che non è ancora riuscito a a sbrogliare la matassa rappresentata dal rientro in giunta di Alleanza Nazionale e che ha diviso alcune forze della coalizione di centrodestra che ha vinto le elezioni. «La questione è molto semplice - afferma il forzista Dipietro - e siccome Rinascita non accetterà mai di perdere tout court un assessorato ecco che la mia proposta che presenterò ufficialmente agi alleati, An compresa, potrà risolvere la vicenda in modo positivo». Il componente del gruppo consiliare di Forza Italia sottolinea il ruolo della destra in questa coalizione. «Siamo fermamente convinti che An - aggiunge Paolo Dipietro - sia fondamentale in questa maggioranza, considerando sia il ruolo che ha avuto nella vittoria di Barone sia l'impegno e la serietà mostrata nella prima fase della legislatura. «E' impensabile pertanto ritenere di andare avanti in maniera autoreferenziale, ovvero senza An, ed è per questo che il sindaco e tutti i gruppi non potranno non considerare questa mia proposta». Praticamente, considerati i 36 mesi che restano prima della fine della legislatura, a turno un partito per nove mesi dovrà rinunciare ad un assessorato. Per evitare problemi sorteggeremo anche la turnazione - conclude Paolo Dipietro - poiché riteniamo che questa fase di blocco si potrà superare solo considerando paritariamente tutti i gruppi, da Forza Italia all'Udc, a Rinascita e ad Alleanza Nazionale». Se la proposta di Dipietro avrà sortito delle conseguenze è ancora presto per dirlo.

S. T.
Fonte: LaSicilia.it il 27-12-2003 - Categoria: Politica

Lascia il tuo commento
L'OROLOGIO DELLA STORIA POLITICA



Naturalmente la mai proposta è uno scherzo. Meno scherzosa è la comunicazione resa dal buon Paolo Di Pietro che sicuramente l'ha fatta in perfetta buona fede: per il bene comune. Di questo sono sicuro. Ha perfettamente ragione, Paolo, quando parla di "autoreferenzialità" dei vincenti: che, come detto, visto il grande successo della coalizione; hanno dovuto riprodurre l'opposizione all'interno della maggioranza. Perchè di norma le disponibilità di "posti" "poltrone" "assessorati" era commisurata ad una maggioranza di poco superiore al 50%. La grande vittoria ha aperto le speranze di molti. E i posti a disposizione non possono contentare tutti. E' questa alla fine la vera sola realtà oggettiva che contradistingue questa amministrazione. Decisamente il ruolo di consigliere và rivisto in una ottica di effettivo rapporto con la città. Comunque, ha avuto il coraggio, il buon Paolo di dimettersi da capogruppo della UDC: e sono significative le frasi da Lui pronunciate in occasione di quella sua personale scelta di dimettersi dal ruolo di capogruppo. La cosa che secondo me sfugge al buon Paolo è il fatto che per la sua formazione per la sua etica per la sua integerrima personalità si trova ,suo malgrado, nella parte politica sbagliata. Perchè per me: per come l'ho sempre visto fin da quando si era insieme a recitare nel teatro di San Corrado: potrebbe, oggi, essere un perfetto quadro di un "Ulivo allargato" al nuovo e al progresso reale di queta nostra Pachino. E non, come oppositore interno di una coalizione di centro-destra senza "progetto" per il futuro di questo paese. Cordiali Saluti. Spiros
Cordiali Saluti