Per il forte vento si arena un cargo

PORTOPALO - Da diversi anni non si verificava l'incaglio di una nave nei pressi di Capo Passero e a Portopalo sono accorsi in tanti per vedere la Alican Deval, la nave turca arenatasi ieri notte sugli scogli piatti dell'Isola delle Correnti. Il natante, un general cargo di 4600 tonnellate di stazza lorda, sembrava quasi in procinto di salire proprio sull'isolotto, incapace di muoversi. La comunicazione riguardante la situazione di difficoltà del natante è stata diramata dalla Capitaneria aretusea, comandata dal capitano di vascello Antonino Munafò, intorno alla mezzanotte di mercoledì. Date le condizioni del mare, tutte le operazioni sono state condotte da terra. Da Augusta sono arrivati anche i dirigenti dell'ufficio operativo della società marittima Augustea che ha dei rimorchiatori di stanza nel vicino porto di Pozzallo. Domenico Taccone e Jean Cosenza spiegano la situazione, dopo il sopralluogo al quale ha preso parte anche un sub professionista. “Le condizioni meteo non consentono al momento alcun intervento – affermano i due componenti dell'ufficio operativo Augustea – ma non sembra esserci alcun rischio di versamento in mare del gasolio che si trova a bordo della nave che, tra l'altro, transitava da Isola delle Correnti priva di carico, in ballast come si dice in linguaggio tecnico”. La Alican Deval proveniva da Sousse (Tunisia) da dove era partita martedì scorso. Il comandante del cargo probabilmente si è fatto sorprendere dal forte vento che ha spirato in questi giorni sul Canale di Sicilia, perdendo il controllo della nave che si è poi incagliata nei pressi dell'Isola delle Correnti.

Nella mattinata di ieri c'è stato anche un vertice operativo nella sede dell'ufficio locale marittimo di Portopalo, per fare il punto della situazione con i responsabili e i rappresentanti dell'autorità marittima. Per l'intera giornata di ieri il forte vento, con consistenti marosi, di direzione nord-est, ha spinto la nave ancora di più verso la costa. La presenza della nave ha rappresentato una sorta di attrazione per i tanti che hanno assiepato lo slargo che si staglia di fronte all'Isola delle Correnti. C'erano anche alcuni volontari del gruppo di protezione civile. “E' impossibile qualsiasi intervento, stando così le cose”, ha aggiunto un dirigente del gruppo di volontari. A bordo l'equipaggio della Alican Deval mostrava una certa tranquillità. La nave, costruita nel 1985, è stata classificata dall'American Bureau, che svolge le stesse funzioni espletate in Italia dal Registro Navale Italiano (Rina). Della nave, dai dati comunicati ieri, non si conosce il suo P+I (assicurazione internazionale). Per il disincaglio ci sono diverse ipotesi: la più plausibile sembra quella dell'utilizzo di un pontone per sollevare la nave e quindi, con l'ausilio dei rimorchiatori, disincagliarla e portarla in mare aperto. Già oggi sono attesi sul posto dei tecnici, di una società di salvataggi con sede in Olanda, per analizzare la situazione “de visu” e decidere quale tipo di intervento mettere in atto per disincagliare la Alican Deval. Il paventato rischio ambientale sembra essere un'eventualità piuttosto remota, anche per la natura della scogliera di fronte l'isolotto portopalese, che si presenta molto piatta e quindi consente un buon adagiamento della nave.

Sergio Taccone
Fonte: LaSicilia.it il 03-02-2006 - Categoria: Cronaca

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